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L’Europa boccia l’economia italiana: il governo reagisce, la borsa arretra

ROMA. L’Europa ha emesso un nuovo pesante verdetto sul futuro dell’Italia. Oggi la Commissione europea ha tagliato in modo le previsioni sulla crescita del Pil nel nostro Paese indicando che si fermerà allo 0,2% nettamente al di sotto di quanto anticipato nelle previsioni autunnali (+1,2%), La Commissione Ue aggiunge di osservare un’attività economica “anemica” nella prima metà dell’anno.
Le valutazioni degli esperti di Bruxelles riguardano in generale tutta la zona euro per quest’anno e il prossimo a causa dell’atteso rallentamento nei maggiori Paesi del blocco sulla scia delle tensioni commerciali globali e di un crescente debito pubblico.
Queste analisi che gettano ombre pesanti sul destino del Paese e sono accolte con disappunto dal vicepremier Di Maio che afferma “Io sono molto fiducioso su quello che stiamo facendo, aiuterà la nostra economia. Voglio dire a tutti quanti di stare tranquilli, di andare avanti: non cederemo a questo racconto catastrofista sull’Italia che stanno facendo in queste ore”.


Le conseguenze del taglio della stima della crescita del nostro Pil influisce pesantemente sui mercati finanziari; infatti Piazza Affari ha chiuso a -2,59%, ultima in Europa, e lo spread tra Btp e Bund vola sopra i 285 punti. Pesante la perdita di Fca, (-11,6%) dopo due congelamenti al ribasso a seguito di conti record, ma stime sul 2019 che per gli analisti sono deludenti.

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