• DAL MONDO

L’Iran ha chiuso i canali diplomatici con gli Usa

TEHERAN. “Imporre sanzioni sterili contro la Guida suprema dell’Iran (l’ayatollah Ali Khamenei) e il capo della diplomazia iraniana (Mohammad Javad Zarif) significa la chiusura in modo permanente della via della diplomazia con l’amministrazione Trump”. Lo ha scritto su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Abbas Mousavi. Nessuna mossa militare, al momento. Attaccando gli Stati Uniti per la “guerra economica” imposta all’Iran, Rohani ha comunque ribadito che non sarà Teheran a fare la prima mossa militare e ha, inoltre,assicurato che non intende far passare alla storia la sua amministrazione come quella che ha scatenato un conflitto. Poteri più forti per il governo iraniano.

“Se fossimo usciti dal Jcpoa (l’accordo sul nucleare del 2015) a seguito degli atti provocatori degli Usa, allora oltre agli Usa anche l’Onu e il resto del mondo avrebbero imposto sanzioni nei nostri confronti”, ha aggiunto il presidente iraniano. Secondo il presidente, tra l’altro, per combattere la “guerra economica” avviata dagli Stati Uniti contro l’Iran, il governo ha bisogno di poteri più forti, come quelli attribuiti al Consiglio supremo di guerra creato durante il conflitto con l’Iraq degli anni ’80 per snellire il processo decisionale. La Repubblica islamica sta affrontando enormi difficoltà “nel settore bancario e nella vendita del petrolio”, ha spiegato Rohani, citato dall’Irna. Per questo, ha aggiunto, “oggi abbiamo bisogno di poteri di quel tipo”. 

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