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Mattarella sul 4 novembre: “Italia Stato libero grazie alle Forze Armate”

In occasione delle celebrazioni per il Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate il Presidente della Repubblica ha deposto, come di consueto, una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto.

Dopo l’inno di Mameli, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto dai corazzieri la corona d’alloro e sotto le note della Leggenda del Piave è salito a deporla davanti al sacello del Milite ignoto, all’Altare della patria. Presenti alla cerimonia la premier Giorgia Meloni e i presidenti di Senato e Camera, Ignazio Lorenzo La Russa e Fontana, oltre al ministro della Difesa Guido Crosetto. In seguito onore ai caduti con il Silenzio e lo spettacolare passaggio in volo, sul cielo plumbeo di Roma, delle Frecce tricolori per celebrare le Forze Armate.

Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico“. Comincia così la missiva inviata dal Capo di Stato al ministro della Difesa Crosetto in occasione del giorno dell’Unità nazionale della festa delle forze armate.

Il ricordo del primo conflitto mondiale e il parallelismo con la guerra in Ucraina

Il 4 novembre – ricorda Mattarella – ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera. Fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione“.

Guerra che viene poi rievocata ricordando l’attuale conflitto in Ucraina, “un’agressione scatenata dalla Russia” che ci chiama tutti alla responsabilità di testimoniare in maniera concreta le nostre convinzioni, ovvero che “la pace è un valore da coltivare e preservare” oltre alla necessità di “presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale“.

“Donne e uomini in armi preservano ancora oggi la nostra sicurezza”

Il presidente poi coglie l’occasione per ringraziare tutte le Forze Armate “Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa” per l’abnegazione e l’impegno profuso e ricorda come alle donne e gli uomini in armi, ancora oggi, siano affidate “la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani“.

Con questi sentimenti – conclude Mattarella nella lettera- rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!”

Crosetto: “Non c’è onore più grande che servire un Paese”

Oggi si conclude fisicamente un viaggio, ma quello che deve proseguire è il viaggio ideale, che ci ricorda il sacrificio che hanno fatto molti uomini e ci deve impegnare nei nostri sforzi quotidiani nel servirlo come hanno fatto queste persone, anche ignoti, persone su cui si fonda la nostra democrazia e libertà. Non c’è onore più grande di servire un Paese“. È quanto ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, alla cerimonia alla stazione Termini che ricorda l’anniversario dell’arrivo a Roma, nel 1921, del treno partito da Aquileia su cui era posta la salma del Milite Ignoto.

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