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Mercato manifatturiero Usa, prima contrazione dopo tre anni

 WASHINGTON. Il PMI manifatturiero ISM negli Usa è sceso a 49,1 nell’agosto 2019 dai 51,2 del mese precedente, mancando le aspettative del mercato di 51,1. Per la prima volta da gennaio 2016, il dato che registra l’entità dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti registra una contrazione: sotto quota 50 infatti registra un decremento dell’attività e tende a indicare una possibile recessione economica. Il settore manifatturiero Usa si e’ contratto in agosto per la prima volta negli ultimi tre anni, aumentando i timori che la guerra commerciale tra Usa e Cina possa portare ad una recessione. Wall Street ha reagito negativamente. Lo scrivono i media Usa.

    L’indice dell’attivita’ manifatturiera dell’Institute for Supply Management e’ sceso dal 51,2 di luglio al 49,1 del mese scorso: sotto i 50 significa che c’e’ una contrazione. Trump insiste invece a sostenere che il prezzo della guerra dei dazi lo paga solo la Cina. L’indice Pmi manifatturiero ISM è il risultato di un’indagine mensile condotta presso oltre 400 aziende in 20 settori diversi dei 50 stati americani. Su 18 industrie manifatturiere interpellate, nove hanno registrato una crescita ad agosto, nel seguente ordine: manifattura tessile, mobili e prodotti correlati; prodotti alimentari, bevande e tabacco, prodotti in legno; petrolio e carbone, prodotti minerali non metallici, macchine, produzione varia; e prodotti chimici. Le sette industrie che segnalano una contrazione in agosto – nel seguente ordine – sono: abbigliamento, pelletteria e prodotti alleati, prodotti in metallo fabbricato, attrezzature per il trasporto, metalli primari, materie plastiche e gomma; prodotti di carta; e apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti.

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