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Messaggi petulanti dell’ex non bloccati: la Cassazione non lo condanna

PALERMO. Non ha bloccato sul proprio cellulare i messaggi molesti dell’ex compagno, e per questo motivo la Cassazione ha assolto l’uomo per mancanza di reato. La ragione alla base della sentenza è che quest’ultimo non credeva di essere fastidioso. L’assoluzione è arrivata per un trentenne di Catanzaro, che ha fatto ricorso, motivando il proprio comportamento come non “biasimevole”, ma anzi ritenendolo un modo per trovare una riconciliazione, agendo però da “ingenuo e maldestro”. La storia era finita per decisione unilaterale di lei, e i 15 messaggi inviati da lui “esprimevano essenzialmente amarezza provocata dall’interruzione del rapporto, gelosia e volontà di incontrare di nuovo l’ex fidanzata per riallacciare la relazione”. Dalla sentenza è risultato che non vi è stata maniera di ravvisare “il tipico atteggiamento psicologico inerente alla petulanza del comportamento” nei confronti dell’altro “fino al punto di determinarlo ad invocare aiuto”.

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