MILANO. Oggi i vigili incrociano le braccia nel capoluogo lombardo. La Polizia Municipale si astiene dal lavoro in seguito allo sciopero proclamato dall’Unione Sindacale di Base, con altre sigle sindacali, nell’ambito di una vertenza con il Comune.
In un comunicato l’Unione Sindacale di Base accusa il Sindaco Sala di voler “piegare ai propri voleri i vigili urbani” e quindi nel documento viene smentita l’ipotesi che la “Polizia Locale milanese scioperi perché rifiuta l’introduzione del badge, per continuare a fare i loro porci comodi”.
Secondo i promotori dell’iniziativa, lo sciopero è stato indetto per rivendicare otto punti qualificanti, che vanno dalla difesa della salute e della sicurezza, che si declina in cinque proposte, alla richiesta del Fondo pensione, ad un diverso piano di mobilità interna e di assunzioni. I vigili milanesi sollecitano quindi l’assistenza legale e coperture assicurative contro gli infortuni sul lavoro; da ultimo ribadiscono un fermo No sia ad usi impropri delle pattuglie e poi al tanto discusso Badge. Su quest’ultimo nodo l’Unione Sindacale di Base sostiene che “non occorre gravare le casse del Comune per uno strumento inutile, visto che in realtà c’è un assenteismo zero”.
Di parere diverso è il Comune, che invece è convinto serva un controllo maggiore da attuare con gli strumenti che la tecnologia attuale mette a disposizione.
