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Il Ministro Tria: “I minibot non sono una questione principale”

ROMA. Sulla procedura e sul deficit “Abbiamo un negoziato e un dialogo con la Commissione Ue e sono sicuro che troveremo una soluzione perché il governo italiano è solito rispettare le regole di bilancio dell’Ue”- così il ministro dell’Economia Giovanni Tria, a margine del G20 finanziario di Fukuoka- “Dopo proveremo a dimostrare che il nostro programma le rispetta. Dobbiamo discutere su come misurare alcuni indicatori e questa è la situazione”, ha concluso. Per il ministro “le aspettative sono quelle scritte nel Def”: sul deficit “andremo sotto intorno al 2,2-2,1%”.”Ho avvertito veramente che il ministro Tria è conscio di quello che deve fare”, ha detto il commissario europeo Pierre Moscovici rispondendo – secondo quanto riporta l’Agenzia Bloomberg – a margine del G20 finanziario di Fukuoka sul processo di valutazione della commissione per la procedura di deficit eccessivo contro l’Italia. Moscovici, che si dice convinto che il processo sarà completo prima della decadenza dell’attuale commissione, ha detto di vedere “un ampio supporto all’approccio seguito”.

Poi il ministro torna sui minibot, suggeriti dalla Lega per saldare i debiti arretrati della pubblica amministrazione: “non credo che ci sia una discussione interessante perché abbiamo discusso di alcune opinioni, ma non è una questione principale che andremo a trattare a livello di governo”.  La mossa promuove l’attuazione di una parte del programma elettorale della Lega di Salvini, quello che prevede la creazione dei cosiddetti miniBoT. Ma, secondo alcuni, il fine ultimo potrebbe essere quello di riappropriarsi della sovranità monetaria, cioè di togliere alla Bce l’esclusiva della stampa di moneta, con obiettivo finale porre le premesse per un’eventuale uscita dell’Italia dall’Euro. «Si tratta di Titoli di Stato di piccolo taglio che, se emessi in sufficiente quantità potrebbero diventare un sistema di pagamento alternativo rispetto a quello con le attuali banconote. Il vantaggio dei miniBoT è che la loro creazione e diffusione sarebbe totalmente controllata dallo Stato senza dover quindi rischiare di essere bloccata dall’esterno. Avrebbero inoltre un’importante funzione di rilancio dell’economia». Secondo il programma della Lega, «Non si tratta di una moneta parallela perché i trattati europei impediscono la stampa di banconote diverse da quelle in Euro e avere due monete diverse con differenti tassi di cambio in circolazione contemporanea sarebbe disastroso, perché i redditi rischierebbero di essere nella moneta di minor valore mentre i debiti resterebbero in Euro». Il programma prosegue: «L’aspetto del miniBoT sarà in tutto e per tutto simile ad una banconota ma in realtà rappresenta un pezzettino di debito pubblico ed è quindi un credito per il cittadino che lo possiederà. I miniBoT verrebbero assegnati senza formalità e volontariamente a tutti i creditori dello Stato in qualsiasi forma. I debiti dello Stato verso le imprese, i crediti d’imposta pluriennali dei cittadini (ad es. chi ha un credito di imposta decennale per ristrutturazione edilizia verrà saldato subito) i risarcimenti per i risparmiatori azzerati dai decreti sulle banche, i crediti Iva delle piccole e medie imprese e dei professionisti». Quanto alla loro emissione, «si conta di mettere in circolazione circa 70/100 miliardi di miniBoT, pareggiando in pratica l’attuale stock di denaro cartaceo in euro. Il massimo quantitativo di miniBoT che possono essere assegnati subito (se lo desidererà) ad un creditore dello Stato è 25mila euro, le cifre eccedenti tale valore verranno saldate con il vecchio sistema con tempi che cercheremo di rendere più brevi ma difficilmente saranno immediati come invece accadrà a chi sceglierà di venir saldato in miniBoT».

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