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Molestie, il miliardario Epstein resta in carcere

WASHINGTON. Il miliardario americano Jeffrey Epstein dovrà attendere in prigione il processo per le accuse di traffico sessuale di minorenni. Il giudice federale Richard Berman gli ha negato la libertà su cauzione per l’alto rischio di fuga, giacché Epstein, 66 anni, possiede due jet privati. Sussiste inoltre il pericolo di inquinamento delle prove per potenziali interventi su testimoni. Il finanziere aveva chiesto di soggiornare nella sua residenza newyorchese da 77 milioni di dollari e aveva offerto come garanzia 559 milioni di dollari.

L’uomo è stato arrestato il 6 luglio, con l’accusa di aver abusato di decine di ragazze minorenni. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2002 e il 2005. Nelle perquisizioni domiciliari sono state trovate foto di donne nude, alcune minorenni, ingente quantità di contanti, diamanti, oggetti artistici di grande valore, un passaporto falso degli anni ottanta. Se ritenuto colpevole, il miliardario potrebbe ricevere una condanna fino a 45 anni di carcere.

Le proteste durante il comizio di Donald Trump

Epstein è stato amico di Bill Clinton e del principe Andrea, oltre che di Donald Trump. Proprio durante un comizio del presidente nella Carolina del Nord il discorso è stato brevemente interrotto da un manifestante con delle foto dell’accusato in compagnia del tycoon. Nelle immagini c’era scritto “stupratore di bimbi”. Il manifestante è stato allontanato, mentre il presidente americano ha detto di non esserne mai stato un fan.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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