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Morta Nora Illi, pasionaria e sostenitrice dei foreing fighters dell’Isis

ZURIGO. Un personaggio controverso, discusso e discutibile che non fece mai mistero delle proprie convinzioni. Tanto da sostenere attivamente i volontari che andavano a combattere per il Califfo nero dell’Isis. Nora Illi, la pasionaria dell’Islam in Svizzera, è morta a 35 anni dopo una lunga malattia. Al centro di polemiche per le sue prese di posizione a favore della poligamia e per il suo sostegno ai foreign fighters che andavano a combattere in Siria, Nora si convertì all’Islam nel 2002 a soli 18 anni.

Dopo un viaggio a Dubai, ricorda swissinfo.ch, abbandonò i trascorsi punk e le simpatie buddhiste per abbracciare la via della radicalizzazione. E così la ragazzina di Zurigo entrò a far parte dello Scis, gruppo legato ai Salafiti e a gruppi dell’estremismo islamico, nel quale militava anche il marito Qaasim Illi, poi incriminato nel 2017 per violazione della legge federale che vietava il sostegno ad Al Qaeda, allo Stato Islamico e ad altre organizzazioni collegate.
    Dello Scis, Nora divenne direttrice per gli affari femminili. La sua prima uscita clamorosa fu nel 2006:si presentò a Locarno in niqab, nel giorno in cui il canton Ticino emanava la legge che bandiva il velo integrale e fu arrestata in diretta tv.

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