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Nasce una app contro i falsi prodotti alimentari italiani

ROMA. Dal “parmesan” al finto Asiago, dall’aceto balsamico di Modena fasullo ai wine kit: sono solo alcuni dei più noti “tarocchi” diffusi all’estero che imitano le eccellenze agroalimentari made in Italy. È il fenomeno dell’Italian sounding – prodotti che vengono spacciati per italiani ma che non lo sono affatto – un mercato che nel mondo vale 56 miliardi di euro, il doppio delle esportazioni dei prodotti originali, secondo i dati Assocamerestero aggiornati a dicembre 2018.

Tra i prodotti che esportiamo di più c’è è la farina. sempre più richiesta all’estero per la preparazione di piatti tipici, tanto che nel 2018 ha registrato una crescita del 9% in volume e del 10% in valore con un export di 180 mila tonnellate. Ma proprio perché sempre più richiesta, è ora soggetta a contraffazione. A dare l’allarme è Molino Caputo, una delle aziende leader nel grano tenero, che ha così fatto un accordo con Authentico, una app per smartphone la cui mission è quella di supportare le aziende italiane del settore agroalimentare per vendere di più all’estero, a diffondere e valorizzare i propri prodotti, ad identificare con precisione il target ed instaurare un dialogo diretto, senza però modificare i processi di confezionamento.

La app è scaricabile gratuitamente dagli store Apple e Android. Attraverso la lettura del codice a barre, consente di riconoscere circa 5.000 referenze di prodotti dei principali 100 brand presenti sui mercati esteri ed in particolare quello americano, e funziona in tutti i Paesi del mondo.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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