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Nel 1930 la sexy Betty Boop sconvolge gli americani

Il 9 agosto 1930 fa la sua apparizione nel cortometraggio “Dizzy Dishes”, prodotto dai Fleischer Studios – pionieri delle prime animazioni -, la sexy Betty Boop. In realtà agli inizi era una barboncina, trasformata in un personaggio femminile tutta curva dei cartoni animati in bianco e nero dall’animatore Grim Natwick, che si era ispirato a una donna realmente esistente. Si trattava della sensuale cantante newyorchese degli Anni Venti Helen Kane, che diventò celebre per la canzone “I Wanna Be Loved by You”.

Helen Kane canta “I Wanna Be Loved By You”.

La vita di Betty Boop sullo schermo televisivo fu presto interrotta, però, nel 1934 dalle proteste del pubblico conservatore, e dall’applicazione del Codice Hays (una serie di linee guida che per molti decenni ha governato e limitato la produzione del cinema negli Usa), motivo per cui gli autori dovettero farla diventare una casalinga fino al 1939. Il fumetto e la storia le hanno, invece, reso omaggio, senza farla mai morire nella fantasia collettiva, tanto che il personaggio è ancora oggi oggetto di merchandising.

La carica erotica di voce e movenze di Betty Boop, doppiata nei primi anni di vita dall’attrice Ann Little, ha marcato sempre l’aspetto umano acquisito nel 1932 nel cortometraggio “Bamboo Isle”, dove diventò una donna alla moda, tipica del periodo jazz, mascolina e maliziosa al tempo stesso, e irriverente, con capelli corti e una frangia alla moda, vestita in modo provocante grazie anche a una giarrettiera e le spalle scoperte. Proprio per stemperare un po’ questo erotismo, le furono affiancati diversi personaggi, quali Koko il Clown, un cucciolo di cane di nome Bimbo, e un simpatico anziano di nome Grumpy, ma senza risultati in merito.

L'attrice Helen Kane e Betty Boop
L’attrice Helen Kane e Betty Boop

Probabilmente ispirata anche da Clara Bow, attrice della Paramount, una delle dive più celebri dell’età del jazz e icona del cinema degli Anni Venti, Betty Boop è rimasta un’immagine senza età, facendo la sua apparizione nel famoso film “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” di Robert Zemeckis sul finire degli Anni Ottanta, in copertina negli album di Francesco Baccini e Ligabue, e all’anagrafe poiché la cantante anglo-malaysiana Alison Moira Clarkson, somigliante a Betty, ha assunto il nome d’arte Betty Boo.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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