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Netanyahu promette “Se eletto annetterò la valle del Giordano”

TEL AVIV. “Se sarò eletto nuovo premier di Israele la mia intenzione e quella del nuovo governo è quella di estendere la sovranità israeliana alla Valle del Giordano e alla sponda nord del Mar Morto”. Lo ha detto oggi il premier Benyamin Netanyahu chiedendo su questo “un mandato” agli elettori ad una settimana dal voto. “Quello – ha aggiunto – diventerà il confine orientale di Israele”.

La Valle del Giordano, infatti, costituisce un terzo della Cisgiordania, e una sua grande parte è nel 60% di territori in cui nel corso degli anni si sono insediati i coloni israeliani. La mossa di Netanyahu ha immediatamente scatenato le reazioni dei palestinesi, a partire dall’alta funzionaria Hanan Ashrawi che ha avvertito quanto questa decisione «distrugge ogni possibilità di pace» in un’area in cui già da giorni è flagellata da razzi e droni. Ed è certo il ministro degli Esteri giordano, Aymane Safadi, che in questo modo «la regione precipiterà nella violenza». Nella regione frattanto non si placa l’escalation militare. Solo oggi è stato abbattuto un altro drone israeliano rivendicato da Hamas ed è stato annullato un comizio di Netanyahu dopo il lancio di due razzi. Intanto i sondaggi per il leader di Likud portano solo pessime notizie. Secondo i quotidiani israeliani, riporta l’agenzia Agi, il partito di estrema destra Otzma Yehudit potrebbe conquistare almeno quattro seggi, non sufficienti però perché Netayahu possa fare a meno del partito ultranazionalista russofono Yisrael Beitenu di Avigdor Lieberman, col quale dovrà scendere a compromessi per superare la soglia della maggioranza di 61 seggi.

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