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New Ira ha rivendicato l’ azione militare contro un poliziotto

 BELFAST. Gli irriducibili della New Ira, frangia dissidente della vecchia guerriglia repubblicana nordirlandese, hanno rivendicato oggi con un messaggio alla stampa certificato da un codice riconosciuto il tentativo di attentato contro un poliziotto sventato a Belfast nello scorso weekend. Lo riporta la Bbc. Un ordigno era stato collocato sotto la vettura di un ufficiale della polizia investigativa dell’Irlanda del Nord nel parcheggio dello Shandon Park Golf Club, ma era stato individuato prima che potesse esplodere. I detective avevano fin da subito puntato il dito contro “i dissidenti repubblicani violenti” parlando di un’azione mirata a “uccidere”.   

La New Ira aveva già riconosciuto ad aprile la responsabilità nell’uccisione della giovane giornalista Lyra McKee, colpita “per errore” mentre seguiva uno scontro fra militanti e polizia in un complesso residenziale di Derry (Londonderry secondo la dizione degli unionisti). Per quella vicenda la polizia ha arrestato giusto ieri un sospetto 46enne. La New Ira è l’ultima incarnazione dell’Irish Republican Army, Ira, l’organizzazione militare nata agli inizi del Novecento e che ha segnato profondamente la vita pubblica irlandese, attraversandone tutte le fasi più controverse e difficili (dalla Rivolta di Pasqua al Bloody Sunday – avvenuto proprio a Derry – e dalla guerra civile irlandese agli scioperi della fame dei suoi detenuti negli anni Ottanta).

Oggi l’Ira – che usava strategie di guerriglia, compresa la violenza che lasciava a terra vittime civili, per ottenere l’indipendenza dell’Irlanda del Nord dal Regno Unito, non esiste più. Il nome della nuova organizzazione, New Ira, si deve ai media che hanno così ribattezzato il gruppo per distinguerlo dal precedente (i suoi esponenti, invece, continuano a dire di appartenere all’Ira). L’organizzazione paramilitare è nata ufficialmente nel 2012 dalla fusione di più gruppi che si opponevano al Good Friday Agreement, il sistema di accordi del 1998 con il quale sono stati sanciti l’appartenenza del Nord Irlanda al Regno Unito, la creazione dell’Assemblea dell’Irlanda del Nord, le relazioni bilaterali tra Regno Unito e Repubblica d’Irlanda e lo smantellamento dei gruppi militari, dando così avvio al processo di pace nel paese.

Secondo Peter Taylor, reporter della Bbc tra i massimi esperti di New Ira, le sue origini risalgono, però, già al 1997. In quell’anno alcuni esponenti dell’Ira hanno infatti abbandonato il gruppo in segno di protesta con la leadership di Gerry Adams, membro di spicco del braccio politico dell’organizzazione, il Sinn Fein. “Alcuni volevano continuare a battersi con la forza per la riunificazione dell’isola” e non accettavano la resa. Secondo Taylor oggi, il gruppo sarebbe composto da 50-100 membri “militarmente attivi, di qualsiasi età”. Fonti vicine all’organizzazione parlano invece di 600 unità. Le nuove reclute si dicono pronte “a colpire il personale delle forze della Corona e le loro istituzioni imperiali” e, secondo gli analisti, possono contare su un vasto arsenale. Quest’ultimo sarebbe stato messo insieme proprio grazie all’aiuto dei reduci dell’Ira che, dopo l’accordo del Venerdì Santo e lo smantellamento del gruppo, avrebbe indicato ai nuovi adepti dove erano state nascoste le armi.

Alcuni membri del gruppo hanno organizzato ronde contro spacciatori e gang criminali. L’obiettivo del New Ira resta, però, l’indipendenza di Belfast e la sua annessione a Dublino, tramite la lotta armata. Il 7 marzo 2009 l’organizzazione ha rivendicato l’omicidio di due militari britannici durante un attacco alla base militare di Massereene, nella contea di Antrim. Nel 2010, invece, ha piazzato e fatto esplodere due bombe: la prima, ad aprile, ha colpito la sede dei servizi segreti del Regno Unito, nella periferia di Belfast; la seconda, a ottobre, è scoppiata nei pressi di un hotel, ferendo due agenti. Al New Ira è collegato anche un partito politico di estrema sinistra, Saoradh, che in gaelico significa “liberazione”.

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Giuseppe Muri

Giornalista pubblicista dagli Anni Ottanta, si occupa di cronaca e di costume. Ha lavorato per un lungo periodo nelle redazioni di testate locali piemontesi. Appassionato di storia, ha svolto alcune inchieste legate a fatti importanti che hanno caratterizzato il Novecento italiano.

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