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Ogni anno la prova costume è fonte di ansia: ecco perché…

ROMA. Le vacanze sono dietro l’angolo e come ogni anno arriva puntuale la temutissima prova costume. Per più di due italiani su tre è questo un momento si agitazione e stress. Secondo una recente indagine, promossa da Found, il 69% degli italiani è convinto di essere fuori forma ed è così che la prova costume provoca ansia. I dati raccolti dicono che il 56% dei monitorati vede il gesto di indossare il costume come un problema, mentre addirittura il 33% si dichiara rassegnato. E allora, per ottenere l’obbiettivo prefissato, gli italiani si divideranno tra dieta (53%), attività fisica (43%), mentre aumenta la percentuale di chi si affida ai consigli degli esperti (37%). L’indagine condotta su circa 1600 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, realizzato attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per scoprire quale rapporto hanno gli italiani con la temutissima prova costume.

Di fatto la tanto, temuta prova costume viene affrontata dagli italiani con diverse modalità. Il 53% delle persone affronta questo ostacolo servendosi semplicemente di una dieta, mentre il 43% vede la soluzione nell’aumento dell’attività fisica e il 37% ricorre alla consulenza di uno specialista nutrizionista o di un personal trainer. Il 35% riduce nel quotidiano le porzioni dei pasti, ma non vuole sentir parlare di dieta, mentre il 28% decide di affiancare dieta e movimento, in un giusto equilibrio. Ma quanto tempo impiegano gli italiani a prepararsi? Il 24% identifica nella Pasqua la soglia ideale per iniziare a cambiare la propria routine. L’11% dichiara di iniziare due mesi prima, il 17% un mese prima, il 5% nelle due settimane precedenti, solo una settimana per il 18%. Un 21% dichiara di mantenersi in forma tutto l’anno, mentre un 4% inizia con la fine dell’inverno.

In quanto alle motivazioni, il 69% desidera sentirsi meglio con se stesso, mentre il 52% crede che un aspetto fisico migliore permetta di sentirsi più sicuri di sé insieme agli altri. Un numero minore, il 24%, si prepara per abitudine, come una sorta di rituale, mentre il 46% lo fa per combattere le proprie insicurezze. Il 42% vuole essere al meglio della forma per evitare le critiche degli altri, mentre un 21% lo fa perché spera di incontrare l’anima gemella.

Carlo Galimberti, psicologo sociale della comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano, è convinto che l’approccio giusto per tornare in forma si leghi al concetto di “psicologia positiva”, che “consiste nel considerare i fenomeni della vita psichica in riferimento a 3 dimensioni: edonica (ciò che ci dà piacere), eudemonica (legata agli aspetti valoriali che portano all’autorealizzazione) e sociale (la qualità dell’interazione con gli altri). Per quanto riguarda la prova costume, le attività avviate devono rispondere a questi tre aspetti affinché vengano vissute in modo sano: dobbiamo fare cose che ci piacciono, che non vengano percepite come obblighi e che si sposino con i nostri valori, in questo caso lo stare bene con se stessi e il sentirsi in forma”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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