NEW DELHI. Sono proseguiti violentissimi gli scontri in strada non solo nella capitale ma anche in molte altre località dell’ India. E’ di otto morti e oltre 1.200 arresti il bilancio delle proteste scoppiate dopo l’approvazione, il 12 dicembre scorso, di una legge sulla cittadinanza che discrimina i rifugiati di fede musulmana.
La Polizia ha intanto vietato, per il terzo giorno consecutivo, le manifestazioni pubbliche in alcune parti di New Delhi e in altre città nell’intento di fermare l’ondata di contestazione. Oscurata anche Internet.