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Padova, due parrucchieri incatenati davanti al negozio per protesta

Stamane a Padova due titolari di un negozio di parrucchiere hanno deciso di incatenarsi davanti alla loro attività in segno di protesta contro le misure anti-contagio, contenute nel nuovo Dpcm firmato dal premier Conte, che hanno rimandato la riapertura di questo genere di attività commerciali, compresi anche i centri estetici, sino ai primi giorni di giugno.

Si tratta dei titolari del salone ‘Dolce Vita‘, in corso Milano, che si sono legati polsi e corpo con una catenella di plastica bianca e rossa utilizzata solitamente per le delimitare il parcheggio o le zone d’accesso. I due hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa motivi della protesta: “Non possiamo rimanere chiusi ancora – hanno detto Agostino Da Villi e Stefano Torresin – siamo pronti per aprire, rispetteremo le norme, ma non possiamo rimanere fermi“.

La nostra categoria è da dieci anni che lavora con protocolli che seguono l’igiene, la sicurezza dei locali, siamo abituati ad utilizzare mascherine e guanti, igienizzanti, divisori e molto altro. Bastava solamente che venissero diramate le direttive ad hoc per questo settore“, hanno aggiunto i due.

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Parrucchiere casalingo che aiuta i genitori (Twitter)

Una delle critiche più aspre mosse nei confronti del Governo da parte di questi due rappresentanti della categoria dei parrucchieri, ma potrebbe essere inclusa anche quella degli estetisti, è che in questi tre mesi di fermo obbligato le spese sono talmente lievitate (nel caso specifico del salone ‘Dolce Vita‘ sono stati stimati 60mila euro di costi) che a nulla può servire il bonus di 600 euro, che ieri è stato portato a 7-800 euro a partire dal prossimo mese, destinato ai titolari di partita IVA.

Una bella gatta da pelare per l’attuale esecutivo che però sembra voler andare dritto con le misure attuate e continuerà a seguire una politica molto prudente sopratutto nei confronti di quelle attività considerate più a rischio per la diffusione del contagio.

Ma c’è un dubbio che attanaglia il popolo del web, sollevato anche dal sindaco di Messina Cateno De Luca in una delle sue innumerevoli conferenze stampa, e che forse ha scatenato ulteriormente l’ira di tutti i parrucchieri e barbieri d’Italia: “Ma chi taglia i capelli a Giuseppe Conte?“.

Alcuni hanno messo a confronto quattro foto del presidente del Consiglio, la prima risalente all’8 marzo mentre l’ultima è del 26 aprile, nel quale il premier ha sfoggiato sempre una capigliatura ordinata e ben curata. Il dubbio è che si avvalga di un barbiere personale, anche se la pratica di tale attività non sarebbe consentita proprio dai Dpcm emanati dal Governo.

La risposta potrebbe essere molto più semplice di quanto si creda: a curare la capigliatura di Conte potrebbe essere la fidanzata Olivia Paladino, figlia di Cesare Paladino, proprietario dell’hotel Plaza, un lussuoso albergo a 5 stelle in via del Corso a Roma. Anche lei lavora nello stesso settore del padre. Per cui è facile intuire che abituata com’è a soddisfare le esigenze di clienti facoltosi che frequentano alberghi di lusso, sia molto semplice farlo anche per il proprio compagno. In fin dei conti si tratta di un semplice taglio di capelli. E nel caso in cui non sia stata lei se li sarà tagliati da solo.

Noi italiani dovremmo finirla di pensare sempre male degli altri…o almeno credo.

Norbert Ciuccariello

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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