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Pescara, è allarme rosso per accoltellamenti e feriti da armi da fuoco

PESCARA. È un numero evidente di reati e un susseguirsi di episodi che non possono non far accendere la luce sul tema sicurezza e sui pericoli che corrono i residenti. Le forze dell’ordine, per numero di uomini e mezzi, fanno quello che possono ma il livello di attenzione deve essere portato al massimo. “Non riusciamo a capire come mai, di fronte a una situazione così drammatica con accoltellamenti e persone ferite da arma da fuoco, fatti di cronaca con cadenza quasi quotidiana, ci chiediamo cos’altro debba accadere a Pescara per stabilire uno stato di emergenza; problemi di ordine pubblico ci sono sia in periferia sia nel centro. Un’emergenza che però il questore continua a negare”.

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Così la consigliera comunale del M5S Erika Alessandrini nel corso di una conferenza stampa convocata, nel quartiere Rancitelli, per illustrare un ordine del giorno da presentare domani in Consiglio comunale. Si chiederà al sindaco di attivarsi per inserire Pescara nelle città del progetto nazionale “Strade Sicure“. Tra gli obiettivi istituire un “ufficio speciale per le periferie” alle dipendenze del sindaco, con compiti di analisi dei fenomeni di carattere demografico, sociale, urbanistico, ambientale, al quale attribuire lo studio e il coordinamento della pianificazione e programmazione degli interventi di riqualificazione.

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Erika Alessandrini (Facebook)

Dopo l’accoltellamento di lunedì sera tra un africano e un pescarese, che si sono sfregiati a colpi di coltello e cocci di bottiglia verosimilmente per questioni di droga, si riaccendono prepotentemente i riflettori sul parco che si trova in piazza di Santa Caterina, da anni frequentata dalla microcriminalità. E oggi, dopo i fatti di sangue di inizio settimana, quella piazza diventa il terreno di uno scontro della politica, anche all’interno della stessa maggioranza comunale. 

Mentre «le strade si macchiano di sangue, come in quest’ultimo caso», e dopo «una impennata da far paura» di reati come «risse, stupri, atti intimidatori, scippi, rapine e furti nell’ultimo anno», attacca il consigliere regionale del M5S, «ci si ostina a dire che non vi è una emergenza sicurezza e che i reati sono in calo. Allucinante. Alle istituzioni, che ormai mi considerano un appestato a causa delle mie denunce sul controllo del territorio», Pettinari manda a dire che «quel sangue potrebbe essere il nostro». Lo stesso pensiero è emerso dagli sfoghi dei residenti di piazza Santa Caterina.

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