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Pescasseroli e le antiche faggete, Patrimonio dell’Umanità Unesco

PESCASSEROLI. È la sede dell’ente Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise questo comune in provincia dell’Aquila, situato nell’alta valle del Sangro. Montagne meravigliose e boschi centenari fanno da scenografia a uno dei luoghi più suggestivi d’Italia per il paesaggio, i ruderi della parte vecchia, e la ricchezza di flora e fauna, oltre all’offerta sciistica, e alla possibilità di fare escursioni.

La foto è di Domenico Roselli

Il paese racchiude in sé qualcosa di fiabesco già a partire dal nome. Secondo la leggenda, un giovane eroe di nome Serolo, di ritorno dalle crociate, s’innamorò della graziosa Pesca, la quale fu però allontanata dal ragazzo. Cominciò così una ricerca che portò la fanciulla a Castel Mancino, dove il padre di Serolo, un malvagio Barone, la uccise, facendo morire di dolore l’innamorato, sulla cui tomba fu costruita Pescasseroli.

Qui, nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, si trovano le antiche faggete Coppo del Morto e Coppo del Principe, riconosciute come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che rientrano nel sito ambientale trasnazionale “Foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. Sono oltre mille gli ettari del Parco dove le foreste, con più di 500 anni d’età e tra le più importanti d’Europa, vivono ancora, e dove si possono trovare picchi, coleotteri, il lupo, l’orso bruno, ma anche fioriture rare.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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