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Piazza Affari e le principali borse europee chiudono in forte calo

La Borsa di Milano chiude in forte calo appesantita dalle banche: l’indice Ftse Mib cede il 4,78% a 16.719 punti. Lo spread tra Btp e Bund chiude in netto rialzo a 235 punti base dai 216 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è all’1,88%. Nel corso della seduta il differenziale ha toccato un massimo di 245 punti base (tasso all’1,98%) per poi ripiegare grazie all’accelerazione degli acquisti della Bce per raffreddare il rally.

Le Borse europee chiudono la seduta in forte calo dopo con i timori per il futuro dell’economia globale colpita dagli effetti del Coronavirus. Ad incidere sul cattivo umore dei mercati ci sono i dati poco confortanti delle trimestrali e della produzione industriale negli Usa. Chiudono le contrattazioni in calo Parigi (-3,76%), Francoforte (-3,9%), Londra (-3,34%) e Madrid (-3,79%).

Greggio sotto i 20 dollari al barile

Nuovi minimi per il greggio Wti che si porta sotto quota 20 dollari al barile, segnando un calo del 2,88% a 19,55 dollari, sui livelli più bassi dal 2002. Secondo l’International Energy Agency (Iea) nel 2020 la domanda globale di greggio segnerà nel corso dell’anno un calo record a 9,3 milioni di barili al giorno.

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Chiusura in lieve calo per le principali Borse di Asia e Pacifico

Tokyo ha lasciato sul campo lo 0,45%, Shanghai lo 0,42% e Hong Kong, ancora aperta, cede lo 0,56%. Segno meno per Sidney lo 0,39%, in controtendenza Taiwan (+1,11%). Negativi i futures sull’Europa e su Wall Street. Proprio agli Usa, con il crescere dell’emergenza coronavirus, guardano gli investitori in attesa delle richieste di mutui, delle vendite al dettaglio di marzo, dell’indice manifatturiero dello Stato di New York in aprile, della produzione industriale di marzo, delle scorte nei magazzini e, in ultimo, del Beige Book della Fed sullo stato dell’economia dell’Unione.

Sugli scudi a Tokyo Sony (+2,58%), che ha annunciato l’avvio della produzione di ventilatori ospedalieri, e Fujitsu (+4,95%), sull’onda lunga delle raccomandazioni degli analisti. In difficoltà Suzuki (-4,85%), per il fermo della produzione a causa del coronavirus.

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