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“Plastica addio” il libro-guida su come eliminarla nel quotidiano

Elisa Nicoli e Chiara Spadaro sono le autrici delle oltre 200 pagine del libro “Plastica addio” (Fare a meno della plastica: istruzioni per un mondo e una vita “zero waste”), pubblicato da Altreconomia. In un momento storico in cui il dito è puntato sull’inquinamento ambientale, molto del quale è dovuto ai rifiuti in plastica, le due scrittrici, dati alla mano, evidenziano i circa sei miliardi e mezzo di tonnellate di plastica che riempiono il mondo. Sono lontani i tempi in cui nel 1954 l’italiano Giulio Natta inventava il “moplen”, la plastica ancora oggi usata, e che gli fece vincere nel 1963 il Nobel. Quello che è stato in passato un simbolo di modernità, oggi è diventato un pericoloso nemico da contrastare. È giunto quindi il momento di dire addio alla plastica, e il libro rappresenta una guida delle “buone pratiche” che vanno in questa direzione.

copertina libro plastica addio

La rivoluzione inizia individualmente, per poi espandersi alla collettività, seguendo regole che facciano cessare la produzione di oltre 350 milioni di tonnellate di plastica all’anno. I sacchetti in plastica sono il prodotto di consumo più usato al mondo, e il riciclo non è, secondo le autrici, la soluzione definitiva. La produzione di bio-plastiche è invece una strada importante, pur essendo una soluzione solo parziale al momento. Secondo Nicoli e Spadaro, quindi, l’unico metodo da seguire è smettere di usare la plastica, in particolare monouso, e produrre meno plastica, o non produrne affatto, in favore di altri materiali più sostenibili. A partire dai cittadini, fino ad arrivare ai governi e agli organismi internazionali, le scrittrici esortano in queste pagine a cambiare le abitudini, iniziando da tanti, piccoli accorgimenti.

borraccia in alluminio, plastica addio

La seconda parte del libro è ricca di consigli utili per preparare una lista della spesa senza plastica (a partire dai sacchetti), curare la casa e l’igiene personale, scegliere gli abiti, gestire l’ufficio senza rifiuti plastici. Inoltre, in viaggio è possibile portare con sé un bicchiere in silicone, magari retrattile come quelli (allora di plastica) in voga negli Anni Settanta, e una borraccia in alluminio. Il moderno, in questo momento, è diventato raccogliere l’immondizia, definito “plogging”, mentre si cammina e si corre, un’abitudine da taggare anche sulle foto di Instagram su #2minutebeachclean #trashchallenge #trashtagchallenge #trahstag.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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