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Poeti a Roma, inediti e foto ritrovate in mostra da oggi

ROMA. Foto inedite, rare, trovate in mercatini, recuperate dagli archivi dismessi dei giornali con il passaggio al digitale. “Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia” è la mostra a cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno,  aperta da oggi (30 marzo) al pubblico al WeGil di largo Ascianghi 5 a Roma. Gli oltre 250 scatti resteranno esposti sino al 23 giugno 2019. Quello che viene proposto è il racconto fotografico di un’intera stagione incantata della città di Roma, quella tra gli anni ’60 e ’70, quando poeti e scrittori, felici e desiderosi di creare, costituirono una sorta di comunità d’amicizia.

Protagonisti sono Pier Paolo Pasolini, Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Carlo Emilio Gadda, Anna Maria Ortese, Elsa Morante, Amelia Rosselli, Natalia Ginsburg, Alfonso Gatto, Dacia Maraini, Enzo Siciliano, Dario Bellezza, Renzo Paris, solo per citarne alcuni.

Sandro Penna

L’esposizione – dalla collezione privata di Garrera, con tra gli autori degli scatti Antonio Sansone, Tazio Secchiaroli, Rodrigo Pais, Dario Bellini – si apre con le immagini dell’arrivo di Pier Paolo Pasolini a Roma negli anni Cinquanta, ritratto nelle baraccopoli e si chiude con la sua morte nel 1975 all’Idroscalo e i funerali a Roma e a Casarsa. Tra gli scatti molto rari, due ritratti del 1966 di Amelia Rosselli. Raro anche un ritratto del 1953 di Anna Maria Ortese. Oltre alle fotografie sono in esposizione  prime edizioni, inserti, riviste e rare incisioni discografiche. “I libri, le lettere, le parole scritte – sottolinea Igor Patruno –  rimandano all’eredità che è stata lasciata; la loro esposizione è un invito a confrontarsi con il pensiero che il ‘vivere poeticamente’  ha prodotto. Andando oltre il ricordare ci si trova di fronte un territorio immenso, che è una opportunità e, dunque, l’invito a scegliere cosa prendere e portare con noi di ciò che è stato lasciato. Ed è questo il senso più profondo della mostra”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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