• 6 Dicembre 2025
  • CRONACHE

Record di giornalisti detenuti nel mondo: sono 488, di cui 60 donne

Il bilancio annuale di Reporter Senza Frontiere registra un numero record di giornalisti detenuti. "Mai così tanti dalla creazione del rapporto nel 1995"

Sono ben 488 i giornalisti che risultano attualmente reclusi nelle carceri del mondo a causa del loro lavoro. È quanto emerge dal bilancio annuale pubblicato quest’oggi dalla Ong Reporter senza Frontiere, che sottolinea come si tratti del numero più alto mai registrato dal 1995, anno in cui è stato presentato il primo report in assoluto.

Inoltre mai come nel 2021 così tante giornaliste sono detenute in carcere: in totale sono 60, un terzo (33%) in più rispetto allo scorso anno. La Cina detiene il maggior numero di reporter donna recluse (19) tra cui spicca il nome di Zhang Zhan, tra le prime a denunciare e documentare la pandemia partita da Wuhan e la gestione della pandemia da parte del governo cinese. La vincitrice nel 2021 del premio RSF per la libertà di stampa è stata condannata un anno fa a 4 anni di reclusione, ma rischia di morire in cella in quanto le sue condizioni di salute sono gravissime.

Myanmar, Bielorussia e Cina i paesi con il maggior numero di reporter reclusi

Questo eccezionale aumento del numero di detenzioni arbitrarie di giornalisti, circa il 20% in più rispetto al 2020, è dovuto in particolare alla situazione di tre nazioni: il Myanmar, dove i militari hanno ripreso il potere con un colpo di stato il 1° febbraio 2021, la Bielorussia, che ha visto una grande repressione dalla contestata rielezione di Alexander Lukashenko nell’agosto 2020, e la Cina di Xi Jinping, che sta stringendo la presa su Hong Kong, regione amministrativa speciale un tempo ammirata a livello mondiale come un modello di rispetto della libertà di stampa.

Per il quinto anno consecutivo la Cina è la nazione che detiene in carcere il maggior numero di reporter, 127, davanti a Myanmar (53), Vietnam (43), Bielorussia (32) e Arabia Saudita (31).

giornalisti
Zhang Zhan, giornalista detenuta in Cina per le rivelazioni su Wuhan e sulla gestione della pandemia da parte del governo Cinese

Diminuiscono le uccisioni: nel 2021 sono 46. Ma la media è di un giornalista freddato ogni settimana

Mentre l’unico dato positivo riguarda il numero dei giornalisti uccisi: da inizio 2021 sono stati 46. Solo nel 2003 si erano verificate meno di 50 uccisioni. La diminuzione è dovuta principalmente alla stabilizzazione della situazione in alcuni paesi del Medioriente come Siria, Iraq e Yemen.

Nonostante la situazione sia migliorata la media di giornalisti uccisi nel mondo in relazione alla loro professione è di quasi uno a settimana. Inoltre il 65% dei giornalisti uccisi nel 2021 sono stati deliberatamente presi di mira ed eliminati. Messico e Afghanistan sono i paesi con il maggior numero di morti, rispettivamente con sette e sei reporter uccisi, mentre Yemen e India condividono il terzo posto, rispettivamente con 4 omicidi a testa.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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