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Ricette da preparare a casa: la trippa alla piacentina

Alimento dimenticato per molto tempo perché considerato povero come fegato, cuore, polmoni, guancia, diaframma o pancia, la trippa è stata riscoperta negli ultimi anni e si trova ormai nei menu di molti ristoranti.

La trippa, per chi non lo sapesse, è una frattaglia che si ricava dallo stomaco ed è composta da quattro parti: il rumine, la parte più grassa, il reticolo, che ha la forma che ricorda una rete, l’omaso, che viene detto anche libro perché rivestito di lamelle che sembrano pagine, e l’abomaso, vera e propria parte dello stomaco con cui si fa il Lampredotto. Molto ricca dal punto di vista nutrizionale, la trippa contiene molte proteine e non è così grassa come molti pensano. Oggi scopriamo la ricetta della trippa alla piacentina.

Ovviamente, la trippa è un piatto che deve piacere. Quello che vi consigliamo è di non essere prevenuti: provatela almeno una volta, anche poca poca e magari vi meraviglierà.

trippa alla piacentina
Trippa alla piacentina

Ingredienti

1 kg di trippa ( circa 200 grammi a testa, diminuisce cuocendo )
50 grammi di lardo
1 cipolla
1 sedano
1 carota
alloro e salvia q.b.
1 cucchiaio di farina bianca
burro q.b.
olio extra vergine d’oliva q.b.
1 spicchio d’aglio
vino bianco
salsa di pomodoro q.b.
fagioli bianchi
1 cucchiaio di farina bianca
brodo

Preparazione

Per cominciare, dovete preparare la trippa e pulirla bene. Fatela sbollentare per qualche minuto in casseruola con acqua, sedano, cipolla, carota, alloro e il cucchiaio di farina. Dopo averla tolta dal fuoco e sgocciolata, tagliatela a listarelle.

Nel frattempo, prendete un tegame di coccio e aggiungete lo spicchio di aglio tritato e il lardo – tritato anche quello – con le verdure che erano nella casseruola con la trippa, un cucchiaio di burro, due di olio, una foglia di salvia e una di alloro.

Fate rosolare il composto e aggiungete la trippa. A questo punto aggiungete sale e pepe, aspettate qualche minuto prima di versare un bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare. In caso, potete aggiungere della salsa di pomodoro e del brodo per ammorbidire il composto nel caso in cui si stesse asciugando troppo velocemente.

A questo punto, prendete quattro ore di tempo e lasciate cuocere la trippa a fuoco lentissimo. Una decina di minuti prima dello scadere del tempo, aggiungete i fagioli bianchi lessi.

Piero Abrate

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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