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Riparte l’assedio del NoTav per il secondo giorno di fila

CHIOMONTE. I No Tav riprendono l’assedio al cantiere. Dopo la dimostrazione di due sere fa nella zona di Chiomonte, la scorsa notte hanno concesso il bis sul versante opposto del perimetro, tra boschi, sentieri e dirupi.

Duecento attivisti, quasi tutti giovani frequentatori del vicino “campeggio” di Venaus giunti da tutta Italia, sono partiti in corteo dall’abitato di Giaglione e, una volta davanti alla robusta cancellata metallica innalzata dalla polizia per sbarrare loro la strada, hanno dato il via alle danze. Un falò con fiamme alte quattro metri, qualche tentativo di sfondare o danneggiare la grata alternando attrezzi da carpenteria con un tronco d’albero utilizzato a mo’ di ariete; infine, mentre il grosso del corteo faceva dietrofront, il lancio di petardi, bombe carta e razzi di segnalazione nautica al di là dell’ostacolo presidiato dalle forze dell’ordine.

La questura sta preparando una ventina di denunce, che andranno ad aggiungersi alla cinquantina di venerdì sera. Ne seguiranno altre quando la Digos avrà identificato gli autori del tiro al bersaglio.

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