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Ritirata la legge liberticida pro-Cina, a Hong Kong vince la democrazia

HONG KONG. Sarà cassato il disegno di legge che avrebbe consentito al governo di Pechino di processare in patria anche le persone «sospettate» di reati, provocando timori di un’escalation autoritaria sulla città-stato asiatica. La governatrice di Hong Kong Carrie Lam annuncerà nel pomeriggio il ritiro formale della contestata legge sulle estradizioni in Cina, all’origine delle proteste che da quasi tre mesi stanno scuotendo l’ex colonia britannica.  Lo riporta il South China Morning Post (Scmp) che, citando fonti vicine al dossier, sottolinea come il governo locale intenda andare incontro ad almeno una delle 5 richieste avanzate dagli attivisti pro-democrazia. Il capo esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, ha confessato di aver causato un “caos imperdonabile” tramite il disegno di legge sulle estradizioni che ha innescato da mesi violente manifestazioni anti-governative nella città, ed ha aggiunto che si farebbe da parte se potesse, durante un incontro a porte chiuse con un gruppo di imprenditori tenuto la scorsa settimana. Le parole di Lam sono state registrate e sono divenute di dominio pubblico nelle scorse ore.

Durante l’incontro, la leader di Hong Kong afferma di disporre di spazio “molto limitato” per risolvere la crisi, poiché le proteste sono divenute un tema di sicurezza nazionale e sovranità nel contesto delle tensioni tra Cina e Stati Uniti. “Se avessi scelta – afferma Lam, parlando in lingua inglese – la prima cosa che farei sarebbe farmi da parte dopo aver profuso scuse sentite”.Migliaia di studenti universitari hanno manifestato ieri a Hong Kong, dando il via a una nuova protesta, l’astensione dalle lezioni per due settimane. L’iniziativa più rilevante si è tenuta alla Chinese University (Cuhk), nel campus di Sha Tin, dove si sono radunati circa 30 mila studenti, secondo quanto riferito dal quotidiano “South China Morning Post”. Un’altra manifestazione, invece, ha richiamato un migliaio di studenti delle scuole superiori, nel primo giorno di scuola. I giovani manifestanti hanno chiesto il ritiro del disegno di legge sulle estradizioni e l’apertura di un’inchiesta indipendente sull’uso della forza da parte della polizia. L’ex colonia britannica ha vissuto un altro fine settimana di proteste.

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