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Roma, lo storico caffè Greco di via Condotti chiude per sfratto

ROMA. Lo storico Caffè Greco, in via dei Condotti 86 a Roma, dovrebbe essere chiuso per sfratto il 22 ottobre prossimo. Per questo l’associazione Roma Tiberina, che si batte, con Italia Nostra e altre associazioni perché il Caffè Greco continui la sua attività storica, ha organizzato una Maratona culturale nella Sala Rossa del Caffè Greco, dove saranno svolte manifestazioni a partire da domani (mercoledì 16) dalle ore 17 fino alla data prevista per la minacciata chiusura, martedì 22. Si tratta di una serie di eventi lasciati in parte alla spontaneità dei collaboratori e degli intervenuti: poesia, musica, teatro. Il contratto contratto di locazione è terminato nel settembre 2017, ma l’attuale affittuario finora non ha lasciato i locali.

All’inizio del XIX secolo il Caffè Greco divenne il ritrovo preferito di artisti e intellettuali tedeschi che si trovavano a operare in Italia. A documentazione del fatto, vi sono tra gli altri gli schizzi e ritratti a matita eseguiti da Carl Philipp Fohr in preparazione di un quadro mai realizzato a causa della morte dell’artista, annegato nel Tevere. Gli schizzi, conservati a Heidelberg e a Francoforte, sono ambientati nel Caffè Greco e raffigurano tra gli altri il pittore tirolese Joseph Anton Koch, il poeta Friedrich Rückert, Theodor Rehbenitz (1791–1861), Peter von Cornelius, Friedrich Overbeck che gioca a scacchi con Philipp Veit, e J.N. Schaller. Altri frequentatori erano il filosofo Schopenauer ed Ernst Theodor Hoffmann. Da allora, il Caffè divenne in generale un punto di incontro per personalità intellettuali e politiche: Gioacchino Pecci, futuro papa Leone XIII, fu un assiduo frequentatore del Caffè, così come lo fu Silvio Pellico.

Lo storico Caffè Greco deve il suo nome al fatto che il fondatore, un certo Nicola della Maddalena, fosse levantino. Con oltre 300 opere esposte nelle sale, è la più grande galleria d’arte privata aperta al pubblico esistente al mondo di via dei Condotti. In una sala del caffè, la “Sala Rossa”, è stata scattata la foto che compare come copertina del 45 giri di Mia Martini Minuetto/Tu sei così, pubblicato nel 1973.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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