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Sassoferrato, il borgo della “Passione” dove una cascata abbraccia il mulino

SASSOFERRATO. Conosciuta come “città della Passione” da quando nel 1954 Mons. Domenico Becchetti insieme con un gruppo di ragazzi rappresentò per la prima volta la Passione di Cristo, Sassoferrato, in provincia di Ancona, ospita uno degli eventi più importanti delle Marche. Il prossimo 19 aprile, dunque, la Passione sarà un’altra volta riproposta nello scenario del Castello, mentre fino al 22 aprile all’interno della chiesa San Giuseppe è visitabile la mostra fotografica inerente.

Passione Sassoferrato

Saxum Ferratum, il “sasso cinto dal ferro”, è il nome dato dai conti Atti al castello feudale da loro fondato, forse per significare la potenza e indistruttibilità della costruzione. In questo paese sull’Appennino sono diversi e interessanti i luoghi da visitare, come l’area archeologica di Sentinum in località Santa Lucia, la Civica Raccolta d’Arte, la galleria d’arte contemporanea “Mam’s”, il Mulino della Marena, il Museo Civico Archeologico, quello della Miniera di zolfo, il museo delle Arti e Tradizioni Popolari, la raccolta “Incisori marchigiani”, la rocca di Albornoz, la chiesa di Santa Chiara, annessa al monastero duecentesco che ancora ospita un piccolo gruppo di suore Clarisse, e alcuni palazzi antichi.

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Palazzo Oliva

La Cascata sul fiume Sentino è tra le gole più suggestive del territorio marchigiano, e si trova proprio qui, nei pressi del Molino della Marena, quest’ultimo sorto alla confluenza del fiume Sentino con i torrenti Marena e Sanguerone. La costruzione del mulino, restaurato insieme con una fornace per calce, pare risalire al 1450. Nel XVI secolo era di proprietà del nobile Francesco Tati, il quale lo cedette al Comune. Situato vicino ai monaci dell’Abbazia di Santa Croce degli Atti, e a quelli del Monastero di Santa Maria del ponte del piano, in passato fu utilizzato dai religiosi.


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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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