• DAL MONDO

Scontri tra Turchia e Siria, decine di vittime per entrambe le fazioni

Violenti scambi di artiglieria hanno avuto luogo nella provincia siriana di Idlib, nella zona nord-ovest della Siria, tra esercito turco e forze siriane di Damasco. Il bilancio parla almeno sei soldati turchi uccisi, mentre altri nove sono rimasti feriti dai bombardamenti da parte delle forze del regime di Assad.

Nella quasi immediata risposta turca sono morti almeno 30-35 soldati siriani, secondo quanto comunicato alla stampa dallo stesso presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha anche rivolto un monito alla Russia: “Voglio dire alle autorità russe che il nostro bersaglio non siete voi, ma il regime. Non opponetevi“, ha detto Erdogan.

Siria turchia
Zona di conflitto tra Siria e Turchia (Twitter)

In una dichiarazione, il portavoce del presidente turco Ibrahim Kalın ha condannato l’attacco, affermando che la Turchia ha dato la risposta necessaria all’attacco, quest’ultimo ha violato palesemente l’accordo Idlib.

La Turchia aveva precedentemente chiesto alla Russia un cessate il fuoco a dicembre, inviando una delegazione guidata dal viceministro degli Esteri Sedat Önal a Mosca mentre gli attacchi alla zona di de-escalation si intensificavano. La regione di Idlib ha visto un aumento della violenza negli ultimi mesi mentre le forze fedeli al regime di Assad, supportate da attacchi aerei russi, hanno lanciato un nuovo assalto per catturare uno dei più grandi centri urbani nell’area.

Il regime di Assad ha promesso a più riprese di riprendere il controllo di Idlib, continuando i bombardamenti nonostante il “cessate il fuoco”. Il 20 dicembre, il regime e i suoi alleati hanno lanciato una campagna militare sopratutto nelle città di Maarat al-Numan e Saraqib, e nelle aree rurali circostanti, prendendo possesso di 35 aree residenziali.

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