• DAL MONDO

Scontro fra profughi causa l’incendio del centro di ricezione

ATENE. Oltre 5mila persone sono state evacuate dopo che ieri sera un incendio è divampato alle porte del Centro di ricezione e accoglienza dell’isola greca di Samos.  Secondo il quotidiano Kathimerini, il rogo sarebbe legato a scontri tra profughi iniziati nel pomeriggio: otto persone sarebbero state portate in ospedale e, secondo fonti non ancora verificate, un minore non accompagnato sarebbe stato accoltellato a morte.

“La situazione nei campi profughi delle isole greche è ormai insostenibile. Il sovraffollamento nei campi di accoglienza è diventato insopportabile”, denuncia l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha chiesto al governo greco di permettere a migliaia di richiedenti asilo di uscire dai campi per decongestionare i centri. Gli arrivi via mare di famiglie afghane e siriane nel mese di settembre hanno visto approdare 10.258 persone, il numero mensile più alto dal 2016. La situazione a Samos, ma anche a Lesbo e a Kos, è critica: “Non si possono costringere tante persone a vivere in una condizione così precaria, è necessario mettere fine a tutto ciò”, ha dichiarato Liz Throssell, portavoce dell’Unhcr. I vigili del fuoco sono all’opera per domare l’incendio.

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