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Servizio sulla strage di Capaci, la Dia perquisisce la redazione di Report

La Dia sta effettuando una perquisizione, su mandato della Procura di Caltanisetta, nella redazione di ‘Report‘ e nell’abitazione dell’inviato Paolo Mondani. La notizia è stata diffusa questa mattina da Sigfrido Ranucci, conduttore del programma tv, che ha specificato come il motivo di tale atto sarebbe quello di “sequestrare atti riguardanti l’inchiesta sulla stage di Capaci”, andata in onda ieri sera nella quale “si evidenziava la presenza di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato di Capaci” .

A quanto pare gli investigatori sono alla ricerca di atti e testimonianze che potrebbero essere custoditi anche all’interno di telefoni cellulari e computer. Ranucci ha inoltre pubblicato il comunicato stampa ufficiale della Procura di Caltanisetta nel quale viene sottolineato come la perquisizione voglia appurare la genuinità delle fonti e che il giornalista Mondani non è indagato.

Il ruolo del Luogotenente Giustini e Maria Romeo

In particolare si fa riferimento alle interviste rilasciate dal Luogotenente dei Carabinieri in congedo Walter Giustini e dalla signora Maria Romeo, dichiarazioni dalle quali emergerebbe come Alberto Lo Cicero, prima confidente e poi collaboratore di giustizia, nel corso delle indagini del 19929 avrebbe fornito preziose informazioni in merito alla preparazione della strage di Capaci e sulla funzione svolta da Biondino Salvatore, autista di Totò Riina, molti mesi prima che venissero arrestati entrambi.

A fronte di queste osservazioni la Procura, guidata da Salvatore De Luca, ribadisce che “le difficilissime indagini che possono consentire l’accertamento della verità devono essere ancorate ad elementi di fatto solidi e riscontrati“, e per questo motivo si trova costretta ad intervenire “per smentire notizie che possano causare disorientamento nella pubblica opinione e profonda ulteriore amarezza nei prossimi congiunti delle vittime delle stragi, che si verrebbe a sommare al tremendo dolore sofferto”.

Ipotesi rivelazione del segreto d’ufficio

In conclusione De Luca sottolinea come la perquisizione non riguarda in nessun modo l’attività di informazione svolta dal giornalista, nonostante la stessa attività “sia presumibilmente susseguente ad una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario”. Ma sarà necessario verificare la natura della documentazione che è stata fatta leggere a Walter Giustini, che presumibilmente “costituisce corpo del reato di rivelazione di segreto d’ufficio relativo alla menzionata attività di altra autorità requirente”.

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Una risposta a “Servizio sulla strage di Capaci, la Dia perquisisce la redazione di Report”

  1. era ora viva il vero giornalismo, ma non si vergognano anzichè premiare queste persone si va a punire la verità altro che ….”sia presumibilmente susseguente ad una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario”. ma non si vergognano di dire che causerebbe disorientamento nella pubblica opinione e ulteriore dolore ai parenti? il nostro disorientamento è causato dal FATTO CHE PER 30ANNI non si sia ancora appurata la verità ma questa emerge comunque e il dolore causato ai familiari è dato dalla loro inettitudine posta in essere non solo dall’incapacità, ma dalla volontà che questa non emerga è questo l’ulteriore dolore che i familiari devono sopportare, VERGONA E CHE IL DIO LI PUNISCA COME MERITANO PER AVERCI TOLTO GLI UNICI PALADINI DELLA GIUSTIZIA E DELL’ONORE PIù ALTO CHE LA NOSTRA POVERA NAZIONE ABBIA MAI AVUTO, CHE ALMENO QUESTI INETTI PROVINO A RISCATTARE IL LORO DISONORE.

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