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Smart working, potrebbe essere necessaria una proroga fino al 31 dicembre

MILANO. Il prossimo 31 luglio scadranno le disposizioni del decreto che ha permesso alle aziende di poter ricorrere allo smart working anche senza gli accordi con i lavoratori previsti dalla legge del 2017. Ciò ha consentito a milioni di italiani di poter continuare a lavorare direttamente da casa nella piena emergenza Covid-19.

Ma cosa sarà per il futuro? Secondo Maurizio Del Conte, docente di Diritto del lavoro all’Università Bocconi, “è necessaria una proroga fino al prossimo 31 dicembre”. “Ci sono milioni di lavoratori in smart-working che dal primo agosto dovrebbero tornare in azienda perché non è stato formalizzato con loro un accordo individuale – spiega – Questo rientro, tra l’altro, confligge con le esigenze di sicurezza: molte aziende non sono ancora in grado di accogliere i lavoratori negli uffici, rispettando il distanziamento. Serve una proroga per arrivare poi, grazie agli accordi di contrattazione aziendale, allo ‘smart-working 2.0”. 

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