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Sri Lanka, otto esplosioni in chiese e hotel: almeno 240 i morti

COLOMBO. Una serie di esplosioni simultanee si è verificata in tre hotel di lusso e altrettante chiese durante le celebrazioni di Pasqua in Sri Lanka, causando morti e feriti. In un primo momento i morti dichiarati erano una cinquantina, ma man mano che passa il tempo cresce il numero delle vittime accertate che alle 9.15 (ora italiana) sono oltre 240. Tra queste ci sarebbero anche turisti stranieri. Il quotidiano del Paese, Daily News, parla anche di oltre 400 feriti.

Una delle chiese colpite dall’esplosione è quella di Sant’Antonio, nella capitale Colombo, un’altra quella di San Sebastiano a Negombo, a circa 30 chilometri dalla capitale e una terza a Batticaloa, a 250 chilometri a est della capitale. Esplosioni anche a Katuwapitiya e a Katana, nell’ovest del Paese, una cinquantina di chilometri a nord della capitale. Inoltre, sono stati colpiti lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel a Colombo. Tra le vittime ci sarebbero anche turisti stranieri.

Nel paese dell’Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione. Secondo la polizia le esplosioni sono avvenute in un quartiere a nord della capitale Colombo e nella città di Negombo, alle porte della capitale.

Su Twitter giunge un appello dal ministro dello Sri Lanka per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi attaccati con esplosioni simultanee: “Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri… Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi… Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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