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Suning, Zhang annuncia il taglio delle attività irrilevanti: Inter in vendita?

Sembrava cominciata col piglio giusto per l’Inter e il popolo nerazzurro la settimana antecedente al tanto atteso derby di Milano che metterà una di fronte all’altra le due compagini in vetta alla classifica della Serie A, distanziate di appena una lunghezza: prima il sorpasso di domenica sera nei confronti dei cugini rossoneri, poi una settimana di coppe europee (assistita da spettatori) nel quale sia i rivali bianconeri che quelli rossoneri hanno evidenziato grosse lacune sia dal punto di vista caratteriale che di gioco.

Nella gara di andata degli ottavi di Champions League contro il Porto la Juventus in trasferta ha subito una sconfitta di misura per 2-1, entrambi i gol sono stati causati da gravi amnesie difensive, ma la rete nei minuti finali di Federico Chiesa, tra i pochi giocatori in forma dell’ultimo periodo, ha reso meno cocente la sconfitta e soprattutto ha riaperto i giochi in vista del ritorno. Sconfitta che bissa quella in campionato contro il Napoli e che in un certo senso rende meno amara l’eliminazione dalla Coppa Italia proprio per mano dei rivali torinesi.

Il Milan, impegnato ieri nei sedicesimi di Europa League contro la Stella Rossa, al Marakàna di Belgrado torna a casa con un pareggio per 2-2 che in vista della gara di ritorno a San Siro sarebbe da considerarsi un risultato positivo visto che alla squadra allenata da Stefano Pioli per il passaggio del turno potrebbe bastare un pareggio a reti inviolate o l’1-1. Se non fosse che il gol del pareggio è stata siglato al 93esimo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, grazie ad un colpo di testa a palombella dell’attaccante Pavkov, il cui nome, ironia del destino, è Milan. Ulteriore beffa è che l’allenatore della squadra serba è Dejan Stankovic, ex giocatore simbolo della Beneamata tra i protagonisti dello storico triplete della stagione 2009/2010.

“Inter o non Inter”, questo è il dilemma amletico di Zhang Jindong

In definitiva non ci si poteva augurare una settimana migliore per l’Inter e i suoi tifosi. Ma a stravolgere “la settimana da Dio a tinte nerazzurre” ci ha pensato il patron dell’Inter Zhang Jindong che da Nanchino ha rivolto un messaggio agli oltre 100mila dipendenti Suning, di rientro al lavoro dopo le vacanze per il capodanno cinese, in cui ha annunciato lo stop e importanti ridimensionamenti per quelle attività considerate dal gruppo “irrilevanti”. E se il club nerazzurro fosse compreso tra queste ultime?

Dobbiamo essere concentrati sul nostro campo di battaglia principale, iniziare a ridurre, ridisegnare la linea di battaglia. – Ha dichiarato Zhang in un videomessaggio – Ci concentreremo risolutamente sul settore della vendita al dettaglio, dovremo chiudere e ridurre le nostre attività irrilevanti per l’industria della vendita al dettaglio senza esitazione“.

Inter
L’esultanza della squadra dopo il gol del 3-1 contro la Lazio (Twitter)

L’Inter e i debiti scaduti nel 2020: lo spauracchio è la clamorosa esclusione dalle coppe europee

Per alcuni il problema non sussiste in quanto il club rappresenta un importante ponte di collegamento tra le attività di Suning in estremo Oriente e quelle in Occidente. Ma sono numerose le voci che si sono susseguite negli ultimi mesi in merito ad un’imminente cessione dell’Inter. Supposizione che ha preso sempre più corpo per una serie di motivi economici: il primo è l’imminente bisogno di liquidità a causa dei debiti scaduti nel 2020 (servirebbe un nuovo prestito da 150-200 milioni) tra cui il pagamento della rata da 10 milioni di euro relativa al cartellino di Hakimi, e che dovranno essere saldati entro il 31 marzo. Inoltre durante l’ultima sessione di calciomercato (quello invernale) Zhang aveva dettato una linea chiara: zero investimenti. Per la gioia di mister Conte che sperava in qualche ulteriore innesto di qualità e che si è dovuto arrangiare con questa rosa di giocatori.

A parte i rumors intorno ad un’ipotetica cessione, che vedrebbe la società d’investimento britannica Bc Partner molto interessata ad acquisire il club, se l’Inter non trovasse il denaro per risanare la situazione debitoria c’è il forte rischio che la Uefa non dia il via libera alla partecipazione alle prossime coppe europee (quasi sicuramente Champions League) causando un danno economico, oltre che d’immagine, di proporzioni spaventose.

In conclusione la settimana nerazzurra pre-derby sembrava cominciata con i migliori auspici e invece si avvia alla conclusione con la presenza di qualche nuvola all’orizzonte. Ora la palla passa a giocatori e allenatore che dovranno rimanere concentrati sul match e far parlare di se per le vicende di campo, anche perché il possibile +4 sui cugini potrebbe avvicinare lo scudetto verso la sponda nerazzurra del Naviglio.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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