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Surfista incurante dei divieti cavalca le onde, la Finanza lo disarciona

Responsabilità e senso del dovere dovrebbero essere concetti base nella vita di qualsiasi essere umano, in particolar modo nei momenti più complicati dell’esistenza umana, come quello che non solo l’Italia ma il mondo intero sta vivendo in questi giorni. Oggi come non mai bisognerebbe cercare di eliminare quel veleno che ormai da tempo ha infettato la società moderna e che viene spesso spacciato come un toccasana: l’egoismo.

Oggi come non mai ogni azione concreta che tende al bene del singolo a discapito del bene comune ha tutto il diritto di essere considerato un vero e proprio atto criminale. Ogni azione tesa alla propria soddisfazione personale infischiandosene di qualsivoglia regola o legge a tutela del bene comune per eccellenza, la salute pubblica, dovrebbe essere evidenziato senza scrupoli e mostrato ai quattro venti come esempio da non seguire.

Purtroppo un fulgido esempio di menefreghismo ed egocentrismo è arrivato ieri da un concittadino italiano, di Termoli, che in barba ai divieti ha deciso di seguire la propria passione per il surf e andare a cavalcare le onde dell’Adriatico. immagino quale straordinaria sensazione avrà provato questo cinquantenne a poter godere di una fantastica giornata di sole al mare, oltretutto senza la fastidiosa presenza di altre persone.

surfista termoli

A rovinare l’idillio, purtroppo per l’uomo e fortunatamente per il resto degli italiani, è giunta sul posto la Guardia di Finanza che a bordo della motovedetta V.916 del Reparto Operativo Aeronavale di Termoli ha letteralmente disarcionato il ‘cavalcatore di onde’ e lo ha multato per la violazione. Non ci è dato consentire a quanto ammonti la sanzione, ma sappiamo che va da un minimo di 400 a un massimo di 3.000 euro. Come se non bastasse l’operazione di abbordaggio è stata resa complessa dalle avverse condizioni meteo-marine, caratterizzate da vento teso proveniente da Maestrale.

Dopo questo episodio, prendendo come spunto uno dei più famosi film dedicato al mondo surf ovvero “Un mercoledì da leoni“, possiamo semplicemente affermare che ieri più che “una domenica da leoni”, la giornata si è trasformata per lo sventurato quanto ottuso surfista, in una “domenica da …..egoista”.

Meglio cento giorni da recluso che uno da egoista…

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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