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Tra migliori università al mondo ben 34 sono italiane

ROMA. Sono 34, cinque in più rispetto all’anno scorso, gli atenei italiani inclusi nella World University Rankings (www.topuniversities.com), la speciale classifica delle università mondiali più meritevoli stilata dalla britannica Qs Intelligence Unit e consultata ogni anno da oltre 70 milioni di studenti e famiglie. Il nostro Paese è così il settimo al mondo più rappresentato in questa 16° edizione e il terzo dell’Unione europea dopo il Regno Unito (84) e la Germania (47) e prima di Francia (31) e Spagna (27).

Il Politecnico di Milano si conferma per il quinto anno consecutivo la prima Università italiana ottenendo il proprio risultato migliore e il secondo risultato nazionale di tutte le edizioni, come conferma Ben Sowter, direttore della Qs Intelligence Unit: “L’ateneo milanese continua nella sua traiettoria ascendente ed si classifica tra le prime 150 Università al mondo e la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa entra tra le Top 10 nell’indicatore che misura l’impatto della ricerca prodotta. L’Italia possiede eccellenze universitarie straordinarie e ci auguriamo che la sua classe dirigente le sostenga con investimenti adeguati e politiche lungimiranti”.

La Scuola Sant’Anna di Pisa

Sono 14 le università italiane che migliorano il posizionamento: tra queste il Politecnico di Torino, al 348° posto, precipitato di ottanta posizioni lo scorso anno e risalito di quaranta; l’università di Firenze, 448ª, che ha conquistato 53 posizioni; la Federico II di Napoli, 424ª casella, (+48), ma soprattutto l’Università di Modena e Reggio Emilia registra la crescita più elevata, migliorando di 109 posizioni. Anche l’Università di Trento e l’Università di Pisa entrano tra le Top 400 al mondo, classificandosi entrambe al 389° posto, salendo rispettivamente di 37 e 33 posti.

Il Politecnico di Torino

In quanto al gradimento l’Università di Bologna è la più apprezzata dalla comunità accademica internazionale, posizionandosi al 74° posto nell’indicatore Academic Reputation; la Sapienza segue al 78° posto.

Solo cinque sono gli atenei che retrocedono: a far rumore sono soprattutto la Normale di Pisa (204esima, giù di 29) e la Cattolica di Milano.

A livello internazionale il Massachusetts Institute of Technology (Mit) è la migliore università del mondo per l’ottavo anno consecutivo; le prime tre università rimangono americane: il Mit è seguito dalla Stanford University (seconda) e dall’Università di Harvard (terza). La prima università del Regno Unito – e in Europa – è l’Università di Oxford, che è salita al quarto posto. La sua concorrente connazionale, l’Università di Cambridge, è scesa al settimo posto. A causa del crollo del riconoscimento dei datori di lavoro e dell’aumento delle dimensioni delle classi, le 84 università del Regno Unito registrano la loro terza peggiore performance di tutte le sedici edizioni; la migliore università dell’Europa continentale è il Politecnico di Zurigo (Eth), che è salito al sesto posto, il più alto in assoluto mai ottenuto da questa università.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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