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Traduce e copia a mano la Bibbia in dialetto piacentino

PIACENZA. Ha tradotto la Bibbia in dialetto piacentino, impiegandoci quattro anni. E poi l’ha stampata: dieci grandi volumi, per ora in sole trenta copie numerate. Luigi Zuccheri è stato cantoniere e messo comunale di Alseno, il Comune ai confini tra le provincia di Piacenza e Parma in cui abita. Oggi è pensionato con la passione per la scrittura in vernacolo.

La sua storia di «amanuense del terzo millennio», come lo definisce questa mattina il direttore Pietro Visconti sul quotidiano Libertà, ha trovato anche un mecenate nell’imprenditore Gianfranco Curti, presidente del gruppo Gas Sales, che a sue spese ha stampato la Bibbia in piasintein.

Luigi Zuccheri

Credente e molto devoto, Zuccheri rivela di aver ricevuto la sua prima Bibbia quando era ventenne, negli anni ’60: “Veniva chiamata Bibbia popolare – racconta -, in quanto aveva una traduzione alla portata di tutti e un prezzo popolare: mille lire. Si era in pieno Concilio Vaticano II. Me la regalò la mia maestra Rubini delle scuole serali”. Una passione per le sacre scritture che lo ha accompagnato per tutta la vita fino a questo ambizioso progetto, che lo ha impegnato per quattro anni: “Ho scritto tutto a mano con delle vecchie stilografiche acquistate sui mercatini dell’antiquariato – conclude l’autore -. Per me è stato come pregare, mi ha dato sollievo, tradurre la parola di Dio in linguaggio quotidiano popolare è stato il modo per esaudire un mio bisogno”.

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