NEW YORK. “Le guerre senza fine devono finire”. Lo twitta il presidente americano Donald Trump, difendendo indirettamente la sua decisione sulla Siria. Intanto l’ex inviato speciale di Barack Obama e Donald Trump nella campagna contro l’Isis dice al Washington Post che i colpi di artiglieria sparati dai turchi vicino a un avamposto di truppe americane “non sono stati un errore”.
Secondo Brett McGurk l’esercito turco sapeva della presenza americana nel nord est della Siria e avrebbe colpito volontariamente con il probabile obiettivo di allontanare le truppe statunitensi dal confine. Una linea politica nuova quella dettata da Trump decisamente in controtendenza con il duetto Obama-Clinton che destabilizzarono mezzo medio oriente causando stragi e focolai che ancora non cessano a spegnersi, come in Siria, appunto, ed in Iraq. Peccato che a farne le spese in questo caso siano i curdi destinati ad essere decimati dall’Esercito turco. Ma questi sarebbero “danni collaterali” sullo scacchiere internazionale.