• DAL MONDO

Trump media con Xi per la critica situazione di Hong Kong

HONG KONG. “Conosco molto bene il presidente cinese Xi. È un grande leader che ha molto rispetto per il suo popolo. È anche un brav’uomo in un ‘affare difficile’. Ho zero dubbi sul fatto che se il presidente Xi vuole risolvere rapidamente e umanamente il problema di Hong Kong, può farlo.
    Incontro personale?”.

Lo twitta il presidente americano Donald Trump a proposito della crisi a Hong Kong, suggerendo un incontro tra i due. Poi aggiunge che la Cina “vuole certamente un accordo” commerciale gli Usa, “ma prima lasciamoli lavorare con umanità su Hong Kong”. I Radicali italiani hanno espresso la loro inequivocabile posizione sulla situazione. “La Cina considera “terroristi” i manifestanti e da giorni sta muovendo veicoli militari verso la città cinese di Shenzhen, al confine con Hong Kong. La giustificazione ufficiale è una semplice, ma massiccia, esercitazione dell’esercito, e il pesante avvertimento nei confronti dei manifestanti di Hong Kong è evidente. Nel trentennale anniversario di Piazza Tienanmen ricordiamo tutti le immagini del ragazzo in piedi di fronte a una fila di carri armati e le repressioni violente di quei giorni. Un vero e proprio massacro definito in Cina dalla parola “incidente”; così come altri “incidenti” continuano ad accadere in Tibet, Turkestan Orientale e Mongolia interna. “Incidenti” del genere che uccide, che arresta, che reprime le libertà civili, politiche e democratiche dei cittadini con la violenza delle armi. Il nostro Paese ha da poco stilato un accordo commerciale con la Cina, ma qualsiasi accordo che preveda scambi di merci non può ignorare le questioni che riguardano i diritti umani. In queste ore l’Unione Europea, con l’Italia, deve avere la forza di prendere una posizione convinta, netta e unita contro la violazione dei diritti umani e dei principali pilastri di uno Stato di diritto, perpetuata dalle forze di polizia di Hong Kong e delle intimidazioni, per nulla velate, mosse dal Governo Cinese.
Perché il battito d’ali della farfalla democratica di Hong Kong, non può non provocare una decisa reazione delle nostre finora silenti democrazie”.

Tags

Articoli correlati