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Una casa nel cuore di Torino per famiglie di bimbi malati

TORINO. A partire da metà giugno l’ex seminario della Diocesi di via Cappel Verde di Torino attiverà un nuovo servizio: darà ospitalità alle famiglie dei bambini malati e costretti a lunghe degenze in ospedale. Un’idea nata e realizzata dall’associazione Giglio Onlus, che opera su questo fronte dal 2002, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

Secondo alcune statistiche, purtroppo, in media risulterebbero 150 i nuclei familiari che ogni anno necessitano di assistenza perché arrivano da fuori Torino (anche dall’estero) e siccome soggiornare in hotel per lunghi periodi è dispendioso, e non tutti riescono a far fronte alle spese, Casa Giglio – una social housing che si sviluppa su 800 mq – ospiterà gratuitamente undici famiglie con bambini ricoverati presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, di cui dieci in difficoltà economiche e sociali ed un altro nucleo in emergenza abitativa.

Giglio Onlus si distingue per un servizio completo di ospitalità gratuita alle famiglie con bambini ricoverati in un qualsiasi reparto dell’Ospedale Infantile Regina Margherita; le famiglie bisognose verranno individuate dagli assistenti sociali del Regina Margherita e poi verranno segnalate alla Onlus. Queste rimarranno in struttura dai 3 ai 9 mesi, a seconda delle esigenze. I lavori di ristrutturazione dello stabile, avvenuti nell’arco di due anni, hanno richiesto un investimento di circa un milione di euro, dei quali 450 mila provenienti dalla Compagnia di San Paolo, maggior sostenitore.

Con i nuovi spazi di Casa Giglio, le famiglie ospitate potranno usufruire di appartamenti con zona notte, bagno privato e con cucina e lavanderia condivise; inoltre è previsto anche uno spazio polivalente che permetterà lo svolgimento di varie attività: corsi, performance teatrali, bookcrossing per la condivisione di libri, attività ludiche e formative organizzate dai volontari e molte altre iniziative. Vi sarà anche la figura del “portiere sociale”, ovvero una persona qualificata, con competenze psicologiche, che sarà una presenza competente e costante all’interno della casa.

La presidente di Giglio Onlus, Giuseppina Sgambellone, afferma: «Casa Giglio vuole essere un luogo in cui i nostri ospiti vivano un periodo sereno, fatto di umanità e condivisione. Sarà anche una fucina di progetti di scambio tra la casa e il quartiere, in cui le risorse di uno verranno messe a servizio dell’altro e viceversa, per creare qualcosa di comune. Il sostegno di cui abbiamo bisogno a volte può essere dietro l’angolo e provenire dalla mano tesa di uno sconosciuto».

Si tratta quindi di un progetto di social housing nel centro della città, il cui obiettivo sarà quello di far sentire meno sole le famiglie che stanno attraversando un momento delicato e difficile della loro vita, come la malattia di un figlio. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.giglio-onlus.it.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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