Il Parlamento ungherese ha votato i pieni poteri per il premier Viktor Orbán per combattere il coronavirus. Nei termini della legge, Orbán, senza limitazione di tempo, può governare sulla base di decreti, chiudere il Parlamento, cambiare o sospendere leggi esistenti e ha la facoltà di bloccare le elezioni. Spetta a lui determinare quando finirà lo stato di emergenza. Inoltre, chi diramerà “false notizie” rischierà da 1 a 5 anni di carcere.
La legge è passata con 138 voti favorevoli contro 53 contrari. Hanno votato a favore i deputati di Fidesz ed alcuni dell’estrema destra. L’opposizione ha cercato di far inserire nel testo una limitazione temporale di 90 giorni, garantendo in cambio il suo appoggio, ma Orbán ha rifiutato.
Duro il commento da parte del leader dei socialisti ungheresi Bertalan Toth, che a seguito dell’approvazione della legge ha affermato “Oggi inizia una dittatura senza maschera di Orbán“. Del medesimo avviso il presidente del partito nazionalista Jobbik che ha parlato di vero e proprio “colpo di Stato“. Il premier ungherese, dal canto suo, ha risposto con in maniera piuttosto originale: “L’opposizione sta dalla parte del virus“
Attualmente nello Stato magiaro sono stati certificati 447 contagiati da coronavirus e 15 vittime, ma i dati reali potrebbero essere più alti: si stima anche di 15 volte superiore rispetto a quanto dichiarato. I servizi sanitari effettuano pochissimi tamponi: dall’inizio dell’epidemia ne sono stati realizzati poco più di 13 mila. Negli ospedali mancano tute, guanti e mascherine protettive, e ci sono soltanto 2560 apparecchi di respirazione, in tutto il paese.
Norbert Ciuccariello