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Uomo ucciso da un’overdose nel boschetto di Rogoredo

MILANO. È di un trentatreenne italiano pregiudicato ma non per droga il corpo trovato questa mattina verso le 9 all’interno del boschetto della droga di Rogoredo, nell’area recintata accanto a via Sant’Arialdo. Proprio dalla strada una donna ha notato il corpo e ha chiamato la Polfer. L’ipotesi è che si sia trattato di un overdose, anche perché l’uomo aveva a fianco una siringa. Il cadavere è stato trovato morto in via Sant’Arialdo, a pochi passi dall’ingresso solitamente usato dai tossicodipendenti per entrare nell’area verde diventata nel tempo un’enorme piazza di spaccio di eroina. L’allarme è scattato alle 9,22. Nonostante la tempestività dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare.

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È verosimile, come lascia pensare la siringa lasciata accanto al suo corpo, che a ucciderlo sia stata un overdose di eroina. Lo scorso 7 aprile ancora il boschetto di Rogoredo era stato teatro di un’altra tragedia.  ed era poi morto poco dopo Policlinico di San Donato. Si attendono comunque i risultati dell’autopsia.  Il boschetto, che si trova alla periferia Sud di Milano, accanto alla stazione ferroviaria di Rogoredo è da tempo al centro delle polemiche per la situazione di degrado e la presenza massiccia di spacciatori e drogati e di una particolare attenzione da parte di forze dell’ordine, Prefettura e Comune che hanno attivato una serie di servizi ad hoc.

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