Non c’è pace per i Venezuela: torna al buio Caracas e molte altre aree del Venezuela, i cittadini rivivono per l’ennesima volta l’incubo del blackout che nei mesi scorsi ha paralizzato gran parte del paese. Secondo il governo si è trattato di un “attacco elettromagnetico“. L’interruzione di corrente è iniziata a Caracas alle 22,41 interessando oltretutto l’approvvigionamento idrico, i servizi di trasporto pubblico e i collegamenti telefonici. Solamente dopo oltre sette ore la distribuzione dell’energia elettrica è ripresa.
Il presidente Nicolas Maduro ha denunciato l’accaduto come un “nuovo attacco criminale”. Non si è fatta attendere la risposta del leader dell’opposizione Juan Guaidò, che attraverso un Tweet ha affermato: “Questo è il quinto blackout nazionale dell’anno, 22:00: 5 ore senza energia elettrica in tutto il Venezuela a causa della corruzione e dell’incapacità del regime. Abbiamo dato l’allarme della possibile catastrofe umanitaria se il regime continuerà a impossessarsi del potere senza avere la capacità di offrire una soluzione di emergenza a ciò che ha provocato“.
Precedentemente Guaidò aveva affermato come “il Governo Maduro abbia distrutto il Paese, tentando di nascondere la portata della tragedia razionando l’intero paese, ma il fallimento è evidente: hanno distrutto il sistema elettrico e non hanno soluzioni.“
L’organizzazione non governativa Netblocks stima che l’interruzione dell’energia elettrica ha provocato problemi al 94% delle infrastrutture di telecomunicazioni venezuelane.
Carlo Saccomando