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Video-mostra romana con il premio Oscar Cate Blanchett

ROMA. È stato affidato a 13 schermi il racconto della mostra-installazione “Manifesto” dell’artista tedesco Julian Rosefeldt, in programma al Palazzo delle Esposizioni da oggi 26 febbraio al 22 aprile. Roma, dopo la chiusura per maltempo e riapertura del Colosseo e del Foro Romano un paio di giorni fa, accoglie questo straordinario lavoro ideato nel 2015, e costituito da molte storie diverse.

Il prologo inizia con le parole del Manifesto del Partito Comunista del 1848 di Marx ed Engels, e poi scorrono interpretazioni differenti dell’attrice premio Oscar Cate Blanchett, che dà voce a vari movimenti artistici, dal Futurismo al Surrealismo, dall’Espressionismo al Dadaismo, dall’Arte Concettuale al Minimalismo, oltre a singoli artisti quali Fontana, Marinetti, von Trier, per citarne alcuni. Rosefeldt si è voluto in questo modo interrogare sul ruolo che riveste l’arte nella società odierna, all’interno di uno spazio temporale fatto da idee del passato inserite in ambientazioni attuali.

L’artista Julian Rosefeldt – foto di Veronika Bures

Una decina di minuti per ogni video, il tutto privo di sottotitoli, e prendono forma montaggi di brani che derivano dai principali manifesti artistici, 54 recitati da 13 personaggi, del Novecento: «In genere l’architettura al cinema viene usata come la musica, per sottolineare l’azione e guidare lo spettatore. Io invece la utilizzo in modo enigmatico, anche in opposizione a ciò che si vede, per attivare il pubblico e metterlo in moto, rompendo con le regole del cinema», ha dichiarato Rosefeldt.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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