Non è un fatto casuale che un appassionato di Goldrake come Fabio Lucentini, autore del libro “Cresciuti a pane e Goldrake“, che avevamo avuto modo di intervistare qualche tempo fa in merito alla nascita e all’evoluzione della cosiddetta Goldrake Generation, abbia scelto la celeberrima sigla conclusiva dell’anime mecha per creare una nuova ed esilarante parodia che vede protagonista Matteo Salvini intitolata “Salvrake“.
Il brano che ha ispirato il cantautore padovano, dal titolo “Goldrake“, è stato pubblicato il 15 dicembre 1978 e rappresenta il secondo singolo del gruppo musicale Actarus, secondo estratto dall’album Atlas UFO Robot. Nella classifica dei singoli più venduti del 1979 riuscì a conquistare la settima posizione per nove settimane e al termine dell’anno si attestò al 37esimo posto nella classifica dei dischi più venduti dell’anno.
Il video è incentrato sulle vicende del leader della Lega che per l’occasione veste i panni di Actarus, protagonista dell’anime al comando del robot da battaglia. L’ex vicepremier combatte gli avversari politici, nella fattispecie appartenenti alle fila del Pd e MoVimento 5 stelle, per cercare di ritornare al governo.
Una storia non troppo distante dalla realtà anche se Salvrake per raggiungere la vittoria utilizza armi come il “crocifisso rotante“, “l’alabarda elettorale“, i “raggi anti-Fornero” e il “vangelo di fuoco“. Il tutto condito dal grido di alcuni dei cavalli di battaglia leghisti come “elezioni anticipate“, “blocco degli sbarchi“, “autonomia“, “prima gli italiani“, “intercettazioni Palamara” e “rimpatrio delle risorse“.
Riuscirà il nostro eroe ad avere la meglio? Questo lo potranno stabilire solo gli italiani quando torneranno alle urne. Ma non penso sia necessaria alcuna alabarda elettorale, al massimo un buon programma di governo e delle alleanze affidabili.
Carlo Saccomando