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WonderLAD, la grande casa che ospiterà i piccoli pazienti oncologici

CATANIA. Sono stati 104 i progetti inviati al concorso Lad Project, da diversi paesi europei, ma è stato quello di un italiano, l’architetto Vittorio Frontini della Frontini Terrana architects, a vincere la possibilità di aiutare i bambini malati di tumore a condurre una vita sopportabile e quanto più simile a quella dei loro coetanei. Unendo architettura e solidarietà, a Catania sorgerà infatti WonderLAD, una casa in legno, sughero tostato e alluminio a energia quasi zero, simile al progetto torinese CasaOz, da anni presente nel capoluogo piemontese, e con cui c’è una collaborazione in merito. Disposta su un terreno di 12mila metri quadri messo a disposizione dal Comune di Catania, la struttura prevede la possibilità di usufruire di ricettività diurna per 60 bambini, e notturna per 24 persone, grazie ai sei alloggi notturni, in progetto insieme con gli uffici, i laboratori, la cucina e il soggiorno, e uno spazio polifunzionale attrezzato anche di un forno per fare lavorare la ceramica ai piccoli ospiti.

immagine wonderlad
WonderLAD – Facebook Frontini Terrana architects

Nella prima edizione, la onlus Lad, nata per garantire il “Cure & Care” ai bambini con malattia oncologica e alle loro famiglie, ha inaugurato nel 2015 il Reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania, ristrutturato a “Dimensione Bambino”. Nella casa WonderLAD, con una superficie complessiva di circa mille e 800 metri quadri, e costruita grazie al sostegno economico di Fondazione Vodafone Italia, Enel Cuore Onlus e Fondazione Bnl, Ciam, Linealight, Ance Catania, e Studio Randazzo, importanti saranno l’arte e la creatività, strumenti fondamentali per crescere. «L’obiettivo del nostro progetto è quello di accompagnare e sostenere i bambini nella malattia dando loro l’opportunità di vivere in un ambiente stimolante e familiare», afferma la psicologa e arte terapeuta Cinzia Favara, presidente della onlus catanese.

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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