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World Press Photo, a Torino in mostra il fotogiornalismo

TORINO. Torna a Torino, ed è il terzo anno consecutivo, World Press Photo, la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo. Presente in oltre cento città e più di 45 Paesi, la tappa torinese è organizzata dall’Associazione Culture e Identità Mediterranee. Dopo il grande successo dell’edizione 2018, è stata scelta nuovamente l’Ex Borsa Valori di via San Francesco da Paola 22 (piazzale Valdo Fusi): qui la mostra sarà visitabile da oggi, venerdì 27 settembre (con inaugurazione alle ore 18.30 su inviti, e apertura al pubblico alle ore 20.30, con ospite d’onore il fotografo parmense Marco Gualazzini, vincitore della categoria “Environment Stories”), a domenica 17 novembre prossimi, a ingresso gratuito. Organizzata con il patrocinio di Regione Piemonte e Città di Torino, con il sostegno e patrocinio della Camera di Commercio di Torino che ha concesso gli spazi, e con partner della manifestazione l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, l’Associazione Stampa Subalpina, Centro Giornalistico Pestelli, Lettera Ventitré, Associazione Dardanello, Distretto Cinema e Reveshow, ogni anno l’esposizione fa da vetrina a migliaia di fotoreporter delle maggiori testate editoriali internazionali. A contendersi il titolo nelle diverse categorie del concorso con l’obiettivo aggiudicarsi l’ambito premio ed un posto in questa mostra, i professionisti di National Geographic, Bbc, Cnn, Le Monde, El Pais.

the migrant caravan
The Migrant Caravan by Pieter Ten Hoopen – World Press Photo

La mostra presenta le 157 foto selezionate come immagini che raccontano il 2018. Naturalmente sarà esposta la vincitrice del World Press Photo of The Year 2019: “Crying Girl on the Border” di John Moore dell’agenzia Getty Image. Le foto vincitrici di quest’anno sono state scelte tra le 78mila 801 fotografie di 4mila 738 fotografi che hanno partecipato al concorso da 129 paesi diversi. Novità di quest’anno all’interno delle categorie premiate è stata l’introduzione del premio “World Press Photo Story of the Year”, assegnato all’olandese Pieter Ten Hoopen con con il progetto “The Migrant Caravan”.

 La crisi del lago Ciad di Marco Gualazzini
La crisi del lago Ciad di Marco Gualazzini – World Press Photo

La mostra 2019 sarà anche arricchita dall’esposizione delle opere vincitrici della sezione Digital Storytelling, per la prima volta a Torino. Si tratta dei video racconti di giornalisti visivi, produttori o narratori realizzati con l’uso della tecnologia digitale e fruibili anche con smartphone o tablet. Saranno allestite due sale di proiezione dei cortometraggi premiati e un monitor touchscreen dedicato alla sezione interactive. Inoltre, ci saranno alcuni lavori italiani in mostra: il reportage “La crisi del lago Ciad” di Marco Gualazzini, dell’agenzia Contrasto, Lorenzo Tugnoli, sempre dell’agenzia Contrasto, con il reportage “La crisi in Yemen”, Daniele Volpe, fotografo indipendente, con “Still Life Volcano”, gli autori del video “Ghadeer” Matteo Delbò, filmaker Rai, e la torinese Chiara Avesani, giornalista freelance, e collaboratrice di “Report” (Rai) e Sky News.

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