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Zelensky a Montecitorio: “Immaginate Genova come Mariupol”

Il presidente ucraino interviene in collegamento video con l'Aula di Montecitorio. "Ho parlato con Papa Francesco"

Dura poco più di 10 minuti l’intervento di Volodymyr Zelensky in collegamento con il Parlamento italiano: a Montecitorio ci sono deputati e senatori e tutto il governo, come e più di una seduta comune per eleggere il presidente della Repubblica. E sono 10 minuti di emozioni.

Il video dell’intervento del presidente Zelensky alla Camera

Il colloquio con Papa Francesco

Il presidente ucraino esordisce rivelando di aver parlato con Papa Francesco. “Sua santità mi ha detto che capisce che vogliamo la pace e che stiamo difendendo la nostra patria“, dice Zelensky, che, dopo aver informato Bergoglio della difficile situazione umanitaria, ha invocato un ruolo di mediazione della Santa Sede. “Il nostro popolo è diventato l’esercito“, aggiunge al Papa il presidente ucraino.

“117 i bambini uccisi dalle bombe russe”

Zelensky poi aggiorna il bilancio delle vittime e dei disastri, come fece 10 giorni fa nel collegamento con Firenze durante la manifestazione delle città. “Sono 117 i bambini morti dall’inizio della guerra. Migliaia di persone vivono con le bombe, centinaia di migliaia sono costrette a scappare, le case abbandonate sono milioni, si seppelliscono i morti nei parchi nelle fosse comuni“.

Il paragone tra Mariupol e Genova

117 bambini morti non è il numero finale, perché la guerra continua“, prosegue Zelensky, che poi paragona Mariupol a Genova. “Le città vengono distrutte, alcune sono distrutte del tutto, come Mariupol, non c’è più niente, solo rovine. Mariupol ha mezzo milione di abitanti, come Genova, che io ho visitato. Ebbene, immaginate la vostra Genova completamente distrutta e migliaia di persone che scappano per andare dove è più sicuro“.

L’applauso dell’Aula di Montecitorio al discorso di Zelensky

“L’obiettivo della Russia è l’Europa”

“L’obiettivo della Russia è l’Europa, l’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare”, aggiunge Zelensky, che poi fa appello all’Italia perché faccia di più contro Mosca: “Servono altre sanzioni, altre pressioni”. Il presidente ucraino cita gas e petrolio, “con cui una sola persona finanzia la guerra”, e anche i generi alimentari. “L’Ucraina – ricorda – è uno dei principali esportatori di viveri, ma come possiamo coltivare sotto le bombe? Non possiamo esportare mais, olio, frumento”. “In Italia – rivela Zelensky – è nato il primo bambino da una madre ucraina fuggita. voi potete aiutarci, fermare una sola persona affinché ne sopravvivano milioni. Gloria all’Ucraina, grazie Italia”, ha concluso il presidente ucraino. Un discorso salutato da un lunghissimo applauso di deputati e senatori.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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