• IL SANTO DEL GIORNO

10 novembre: San Tiberio d’Adge, martire durante le persecuzioni di Diocleziano

Oggi la Chiesa cattolica celebra numerosi Santi e Beati. Tra questi San Leone I, detto Magno, papa nel V secolo, di cui si è scritto l’anno scorso. Oggi invece vogliamo parlarvi di San Tiberio d’Adge (Francia), martire agli inizi del IV secolo durante le persecuzioni di Diocleziano insieme a San Modesto e a Santa Fiorenza. Il suo più antico culto risulta dalla presenza di un’antica abbazia a lui dedicata, già esistente nell’817, i cui resti insieme a quelli di un ponte romano, sono conservati nel borgo di Saint-Thibéry nel Dipartimento dell’Hérault in Francia, che sorse sulla colonia romana di Cessero.

In quell’epoca le reliquie del santo si trovavano nella chiesa abbaziale e il suo culto non aveva compagni. Nel periodo 830-837, l’agiografo Floro di Lione nel suo Martirologio lo celebra al 10 novembre, accomunandogli nel martirio altri due compagni Modesto e Fiorenza; essi sarebbero stati martirizzati dopo vari tormenti nel territorio di Agde, dove nei suoi pressi sorse la succitata abbazia di Saint-Thibéry, al tempo dell’imperatore Diocleziano (243-313), i successivi Martirologi hanno riportato alla lettera questa celebrazione.

Il culto per il martire fu molto diffuso in varie città francesi da Frejus a Marsiglia ad Arles, Narbonne, Bordeaux; dopo il 1626 l’abbazia di Marchtal nel Würtemberg in Germania, asseriva di avere la reliquia del capo di Tiberio, per cui nella regione il culto del santo prese una grande notorietà.
Nonostante queste antiche citazioni, dei tre martiri si riconosce solo l’esistenza di San Tiberio, degli altri due Modesto e Fiorenza, non si sa proprio niente, ma anche di lui e della sua vita, non si sa niente di certo, se fosse un santo locale o come avveniva spesso, importato da altre zone.
La sua celebrazione è al 10 novembre, ma anticamente veniva ricordato il 10 ottobre, insieme a San Modesto e a Santa Fiorenza. Nel 1896 ad opera di G. Knauff, uscì stampata una elegia in lingua tedesca, ove erano raccontati 30 miracoli avvenuti a Marchtal per intercessione del santo martire.

Il nome proviene dal latino Tiberius a sua volta tratto da Tiberis (Tevere), usato un po’ in tutta Italia, per la presenza anche di un martire dello stesso nome presso Pinerolo. Fu portato dall’imperatore Tiberio che risiedeva in gran parte a Capri in una sontuosa villa a strapiombo sul mare; ancora oggi la località caprese porta il suo nome.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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