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21 dicembre: San Temistocle di Licia, martire del III secolo

Il 21 dicembre la Chiesa celebra San Pietro Canisio, sacerdote di origini olandesi e dottore della chiesa, vissuto nell’XI secolo. Di lui ci siamo interessati lo scorso anno, mentre oggi vogliamo parlarvi di San Temistocle, pastore in Licia, nell’odierna Turchia, martire sotto l’imperatore Decio, al posto di San Dioscoro. La passio, cioè la vita del Santo, è tuttora conservata in greco ma è rimasta tuttora inedita: il martirio ci è noto soltanto grazie alla notizia che gli dedicano i Sinassari bizantini al 21 dicembre.

Temistocle era originario di Mira in Licia, al tempo dell’imperatore romano Decio (249-251), si era scatenata la persecuzione contro i cristiani e il Prefetto o Governatore della Provincia, eseguendo i decreti imperiali, fece ricercare il noto cristiano Dioscoride che si nascondeva su di un monte, precisamente nelle vicinanze del luogo ove Temistocle, che era pastore, pascolava le sue pecore.

Gli inviati del governatore, incontratolo, lo interrogarono a proposito del fuggiasco, ma Temistocle rifiutò di denunciarlo e inattesamente si dichiarò egli stesso cristiano. Subito arrestato fu portato alla presenza del governatore Asclepio, che lo interrogò e avuta la conferma della sua fede lo condannò a morte, che avvenne tra molti e successivi tormenti.

Il culto di Temistocle sembra non abbia superato le frontiere della Chiesa bizantina, e quando fu riformato il Martirologio Romano da Cesare Baronio nel 1588-1607 non essendoci notizie in merito (come si è detto è tutto conservato in greco) non fu inserito nell’elenco dei martiri conosciuti.

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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