• IL SANTO DEL GIORNO

23 aprile: San Giorgio, martire venerato da tutti i cristiani

San Giorgio nasce in Cappadocia (regione dell’odierna Turchia), intorno al 280. I genitori lo educarono alla religione cristiana. Trasferitosi in Palestina, si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, comportandosi da valoroso soldato, fino al punto di diventare ufficiale delle milizie. Ma la sua fede lo portò ben presto a donare ai poveri tutti i suoi averi e, davanti alla corte, si confessò cristiano.

All’invito dell’imperatore di venerare agli dei, si rifiutò e secondo la leggenda, venne percosso, lacerato e mandato in carcere, dove ebbe una visione di Dio che gli predisse sei anni di tormenti, tre volte la morte e tre la resurrezione.

Statua di San Giorgio

L’iconografia tradizionale di Giorgio è legata al suo miracolo più celebre, quello relativo dell’uccisione del drago. L’episodio, come viene riportato nella Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, è molto noto: per tenere lontano un mostro che infestava la città libica di Selem, gli abitanti estrassero a sorte giovani vittime da dargli in pasto.

Quando il sacrificio toccò alla figlia del re, comparve san Giorgio a cavallo, che neutralizzò il drago (la scena immortalata dagli artisti); e quindi invitò la principessa a legare la cintola al mostro, ora mansueto, per condurlo in città. Di fronte al miracolo, il re e l’intera popolazione si convertì e il drago venne finalmente ucciso.

Affresco rappresentante San Giorgio (Twitter)

Per avere un’idea del diffusissimo culto che il santo cavaliere e martire Giorgio, ha goduto in tutta la cristianità, si possono considerare alcuni dati: nella sola Italia vi sono ben 21 Comuni che portano il suo nome; Georgia è il nome di uno Stato americano e di una Repubblica caucasica; sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’Est europeo, hanno portato il suo nome.

San Giorgio è patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania; di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi. Forse nessun santo sin dall’antichità ha riscosso tanta venerazione popolare, sia in Occidente che in Oriente. Chiese dedicate a San Giorgio esistevano a Gerusalemme, Gerico, Zorava, Beiruth, Egitto, Etiopia, Georgia dove si riteneva fosse oriundo; a Magonza e Bamberga vi erano delle basiliche; a Roma vi è la chiesa di San Giorgio al Velabro che custodisce la reliquia del cranio del martire palestinese; a Napoli vi è la basilica di San Giorgio Maggiore; a Venezia c’è l’isola di San Giorgio.

Alessio Yandusheff Rumiantseff

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Alessio Yandushev Rumyantsev

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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